I composti mimici della proteina Smac (SMC), molecole drug-­like ad azione pro-­apoptotica che, contrastando l’attività delle proteine inibitrici dell’apoptosi (IAP), sono risultate sicure in studi clinici di fase 1 condotti su pazienti con il cancro. Tuttavia, poiché le SMC agiscono permettendo la trasduzione di segnali pro­apoptotici, la monoterapia con SMC può essere efficace solamente in quel sottogruppo di pazienti i cui tumori producono grandi quantitativi di proteine che inducono la morte cellulare, quali le citochine infiammatorie. In uno studio multicentrico canadese, i ricercatori ipotizzano che le molecole SMC possano avere un’azione sinergica con agenti che stimolano una potente ma sicura “tempesta di citochine”, per dirla con le parole degli autori del lavoro. Che hanno dimostrato che virus oncolitici e adiuvanti come poly(I:C) e CpG inducono la morte delle cellule tumorali trattate con SMC mediata da interferone beta (IFN-­β), fattore di necrosi tumorale alfa (TNF-­α) e/o il ligando TRAIL (TNF-­related apoptosis­inducing ligand). Questo trattamento in associazione ha prodotto la regressione del tumore ed esteso la sopravvivenza in due modelli murini di cancro. Dal momento che questi e altri adiuvanti sono risultati sicuri in studi clinici, potrebbe valere la pena di esplorarne l’efficacia terapeutica in associazione con SMC.

Nature Biotechnology 32, 182–190 (2014) doi:10.1038/nbt.2806