Dopo la sentenza del Tribunale del Lavoro di Milano che condanna il Ministero della Salute a versare per tutta la vita un assegno bimestrale a un bimbo affetto da autismo a cui nel 2006 fu iniettato il vaccino esavalente InfanrixHexaSk, perché “acclarata la sussistenza del nesso causale tra tale vaccinazione e la malattia”, arrivano i ricorsi e le critiche
Oltre ai medici esperti che negano evidenze scientifiche di rapporto causa-effetto tra i vaccini e lo sviluppo dell’autismo, ricorre il Ministero – che comunica di aver proposto, per il tramite dell’Avvocatura Distrettuale dello Stato, tempestivamente appello avverso la predetta sentenza dinanzi alla Corte di appello di Milano – e critica, per voce del suo presidente, Farmindustria: «Per un euro risparmiato in vaccini – tuona Massimo Scaccabarozzi e riporta Pharmakronos – se ne risparmiano 24 in farmaci. Non si dica, quindi, che i vaccini servono alle aziende farmaceutiche per fare profitto. Questi prodotti sono sicuri e vanno utilizzati, come affermano gli scienziati: chi li denigra si assuma la responsabilità delle conseguenze».
«Quando si parla di scienza – dice Scaccabarozzi – a margine di un incontro a Roma sulla salute delle donne – bisogna far parlare gli scienziati. E gli scienziati dicono che su milioni di vaccinazioni non c’è un’incidenza preoccupante di autismo. Ma continua la denigrazione dei vaccini e, di conseguenza, aumentano la sfiducia e il panico nei confronti di qualcosa che invece è molto importante, grazie al quale ad esempio è stato eradicato completamente dal pianeta un ceppo di poliomielite. Chi denigra questi prodotti si assuma le sue responsabilità anche se penso sia già troppo tardi: è già in calo il numero di vaccinati».