In un comunicato, EMA fa sapere che attualmente non ci sono evidenze sufficienti a trarre conclusioni su sicurezza ed efficacia per ciascuna terapia sperimentale per la malattia causata dal Virus Ebola quando utilizzata in pazienti affetti dalla malattia. Questo è il risultato dell’interim report pubblicato dall’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) che sta continuando a revisionare tutti i trattamenti per Ebola attualmente in sviluppo.

«I trattamenti per i pazienti infettati dal virus Ebola sono ancora in fase iniziale di sviluppo – ha fatto notare Marco Cavaleri, Capo del Dipartimento Anti-infettivi e Vaccini all’EMA. – Incoraggiamo i ricercatori a generare maggiori informazioni sull’uso di questi medicinali nel trattamento dei pazienti affetti da Ebola. Noi revisioneremo ogni nuova informazione appena si renderà disponibile per supportare la risposta a questa crisi di salute pubblica in corso».

La revisione dell’ EMA è stata avviata dal Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’Agenzia per supportare il processo decisionale delle autorità sanitarie. Il primo interim report include informazioni su sette medicinali sperimentali rivolti al trattamento di pazienti infettati dal virus Ebola:

  • BCX4430 (Biocryst);
  • Brincidofovir (Chimerix);
  • Favipiravir (Fujifilm Corporation/Toyama);
  • TKM-100802 (Tekmira);
  • AVI-7537 (Sarepta);
  • ZMapp (Leafbio Inc.);
  • Anti-Ebola F(ab’)2 (Fab’entech)

La quantità di dati disponibili per i sette trattamenti è molto variabile. Per alcuni composti non ci sono dati disponibili derivati dall’uso nell’uomo. Un modesto numero di trattamenti è stato somministrato a pazienti durante l’attuale epidemia di Ebola come uso compassionevole. Infine, ci sono anche alcuni medicinali inclusi nella revisione che sono già stati studiati nell’uomo, ma per il trattamento di altre malattie di origine virale.

I vaccini per proteggere le persone dal contrarre la malattia e i trattamenti che non riguardano direttamente il virus Ebola non sono stati inclusi nella revisione.

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