Si è finalmente risolta positivamente la vicenda del sito Msd di Pavia. Nel giugno del 2013, Msd aveva comunicato che il sito di Pavia sarebbe uscito dal suo network produttivo entro il 31 dicembre 2014, nell’ambito di un processo di riorganizzazione della capacità produttiva globale. Dal momento dell’annuncio, Msd Italia – la controllata dell’americana Merck & Co. Inc. nel nostro Paese – si è dedicata alla ricerca di un acquirente in grado di valorizzare lo stabilimento, anche prorogando ripetutamente la data prevista per la chiusura o la cessione del sito. Arriva ora l’annuncio che Msd Italia e l’Istituto biochimico nazionale (Ibn) Savio hanno sottoscritto un vincolo di esclusiva volto alla definizione di un accordo per l’acquisto dello stabilimento produttivo lombardo, che rischiava la chiusura.
Ibn Savio ha formulato una proposta vincolante e irrevocabile, e il periodo di esclusiva servirà a consentire alle parti di definire tutti gli aspetti tecnici necessari al completamento dell’operazione. L’accordo di cessione tra le due aziende farmaceutiche è stato concepito in modo tale da fornire garanzie a tutela della produzione e dell’occupazione, prevedendo la valorizzazione attiva di tutte le aree dello stabilimento e la salvaguardia di elevati livelli occupazionali. Oltre al trasferimento dell’asset industriale, i termini dell’accordo contemplano anche il mantenimento della produzione e la fornitura, per i prossimi cinque anni, dei prodotti Msd attualmente fabbricati nel sito di Pavia.
La nuova operazione ha completato con successo il processo di due diligence e si stima che il trasferimento definitivo sarà completato entro il 30 giugno 2015.
Soddisfazione per l’accordo raggiunto e apprezzamento per l’acquisizione realizzata da parte di un’azienda italiana sono stati espressi dal presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi: «L’intesa dimostra le capacità e il senso di responsabilità dei manager di MSD che hanno saputo trovare una soluzione positiva a una vicenda complessa. Soluzione che garantisce la valorizzazione del sito, la produzione e l’occupazione. Un passaggio di consegne, da MSD a IBN Savio, che rafforza la vocazione manifatturiera delle imprese del farmaco e dà un’ulteriore conferma che gli imprenditori sono disposti a investire e a credere nello sviluppo del made in Italy».
Anche Luca Pani, direttore generale dell’Aifa, esprime la propria stima: «L’accordo è un’ottima notizia per l’intero comparto farmaceutico italiano, in quanto, scongiurando la chiusura del sito, garantisce la continuità delle attività produttive e mira a valorizzare uno stabilimento di eccellenza nel settore, oltre a salvaguardare elevati livelli occupazionali. L’accordo conferma e rafforza la vocazione manifatturiera nazionale nel settore farmaceutico, che negli anni ha dimostrato di distinguersi per gli elevati standard di qualità, presupposto essenziale per la tutela della salute dei cittadini, che l’Aifa è impegnata a garantire anche attraverso l’impegno costante in un sistema di controlli stringenti sulla produzione».