Trend Mediobanca
Un’indagine dell’Area Studi Mediobanca fotografa la situazione dei nove maggiori gruppi dell’industria farmaceutica italiana nel periodo 2009-2013

I segnali di salute per l’industria farmaceutica italiana sono decisamente incoraggianti, con un fatturato aggregato nel 2013 per i nove maggiori gruppi pari a 13 mld di euro: un dato positivo, che conferma una crescita limitata nel corso dell’ultimo anno (+2,9% sul 2012) e più sostanziosa se riferita al quadriennio 2009-2013 (+11,9% sul 2009).

Alcuni indicatori per i nove principali gruppi italiani (2013)

Variazione % fatturato (2013 vs. 2012)Mon/fatt. (%)RoeDebiti finanziari / patrimonio netto
Recordati13,722,223,544,3
Chiesi Farmaceutici11,824,927,210,9
Angelini Finanziaria7,68,32,67,1
SanofiAventis5,418,239,71,6
A. Menarini2,47,62,57,5
SigmaTau1,311,95,118,2
Bracco-0,65,04,6153,3
GlaxoSmithKline-1,48,640,154,2
Pfizer Italia-6,87,1104,0460,0
Aggregato2,912,614,045,5
Fonte: Area Studi Mediobanca, I maggiori gruppi italiani del settore farmaceutico 2009-2013 (Giugno 2015)

I dati sono stati elaborati dall’Area Studi Mediobanca e sono riportati nella recente indagine “I maggiori gruppi italiani del settore farmaceutico 2009-2013”, che ha comparato i principali indicatori economici per le nove aziende leader sul territorio italiano.

I gruppi censiti da Mediobanca

  • Menarini: fondata nel 1915, dal 1975 l’azienda fa capo ad Alberto Aleotti. Quasi l’80% della produzione avviene in stabilimenti esteri. Si colloca al 9° posto europeo nel mercato della diagnostica “in vitro”.
  • Angelini Finanziaria: fondata nel 1919, è tutt’ora controllata dalla famiglia Angelini. È attiva anche nel settore commodities in joint-venture con Procter&Gamble (pannolini per bambini) e nel settore vinicolo.
  • Bracco: fondata nel 1927, oggi vede tra i suoi principali prodotti da banco la vitamina C e la chinetosi.
  • Chiesi Farmaceutici: fondata nel 1935, è tuttora sotto la guida della famiglia Chiesi. Attualmente si trova alla terza posizione in Italia per i prodotti respiratori e antiasmatici.
  • GlaxoSmithKline: multinazionale britannica, la filiale italiana è il settimo gruppo farmaceutico italiano.
  • Pfizer Italia: filiale italiana della multinazionale americana, ha fatturato 51,6 mld $ nel 2013.
  • Recordati: fondata nel 1926, è oggi leader nelle vendite in Italia.
  • SigmaTau: fondata nel 1957, è il decimo gruppo farmaceutico italiano nel canale Farmacia. La recente fusione con Alfa Wasserman ha dato vita ad AlfaSigma, controllata dalla famiglia Golinelli.
  • SanofiAventis: parte della multinazionale francese Sanofi, in Italia ha inglobato anche le attività di Hoechst e di Dow Chemical (Gruppo Lepetit).

Fonte: Area Studi Mediobanca, I maggiori gruppi italiani del settore farmaceutico 2009-2013 (Giugno 2015)

Le dinamiche delle vendite

A livello di fatturato prodotto, il gruppo è guidato da Menarini con un giro d’affari di circa 3,3 mld. Sul podio per quanto riguarda la crescita delle vendite sul 2012 troviamo invece un trio tutto made in Italy, con Recordati (+13,7%), Chiesi (+11,8%) e Angelini (+7,6%). Un trend decisamente in negativo è invece quello mostrato da Pfizer Italia (-6,8%).

Andando ad analizzare più nel dettaglio come le nove società si dividono le quote del mercato italiano sui vari canali, in uno scenario globale che vede Novartis come leader complessivo (7%), la multinazionale svizzera conferma la sua leadership anche per quanto riguarda il canale Ospedale (8,8%), dove è tallonata da Roche (8,2%) e da una Pfizer più distanziata (6,8%). A livello del canale Farmacia, invece, Menarini guadagna la prima posizione (8,1%), seguita da SanofiAventis (6,8%), e Novartis (5,3%).

Solo due aziende su nove (GSK e SanofiAventis) hanno performato in modo negativo sul mercato estero, che ha visto crescite in doppia cifra per tutte le altre. In questa macro-area primeggia Chiesi (+63,6%) per quanto riguarda i volumi, mentre in termini di fatturato estero 2013 vs. 2012 Recordati si posiziona al primo posto (+17,1%).

Sofferenze sugli utili

Nonostante le positive performance del mercato, il dato aggregato sull’evoluzione degli utili nel periodo 2009-2013 è in segno negativo (-3,8%); il dato relativo al 2012 (-4,1%) è ancora più spiccato, con alcuni gruppi (GSK, Menarini e SigmaTau) che hanno segnato forti flessioni pur non chiudendo il bilancio in perdita. Il 40 percento dei 4,3 mld totali di utili netti accumulati nel periodo 2009-2013 è appannaggio di SanofiAventis, seguita da Menarini.

Non tutti i gruppi in utile hanno però distribuito dividendi ai loro azionisti nel periodo considerato: le straniere SanofiAventis, Pfizer e GSK da sole hanno distribuito 2,4 mld di dividendi sui 2,7 totali, mentre Menarini, Angelini Finanziaria e SigmaTau hanno trattenuto i guadagni.

Margini operativi e costo del lavoro

Un pool di quattro aziende (Chiesi, Recordati, SanofiAventis e SigmaTau) hanno mostrato le migliori performance sia per quanto riguarda i margini industriali e il risultato corrente, espressi in % del fatturato che rispetto alla migliore combinazione tra costo del lavoro per addetto e produttività. I dati sull’occupazione indicano un calo dell’1,1% rispetto al 2012, pari a poco meno di 40 mila unità; l’unica azienda ad aver investito in personale in modo rilevante risulta essere Recordati (+8,4%), che si pone circa a metà per quanto riguarda il costo del lavoro per addetto (65 mila euro) tra i 91 mila di GSK e i 46 mila di Menarini.

Gli investimenti materiali sono cresciuti del 54,4% nel quinquennio considerato, pur con una flessione nell’ultimo anno (-13,4%).

Costo del lavoro e produttività (2013)

Costo del lavoro per addetto (€ x 1000)Produttività per addetto (€ x 1000)
Recordati65,0127,0
Chiesi Farmaceutici76,0156,0
Angelini Finanziaria70,0102,0
SanofiAventis79,0185
A. Menarini46,061,0
SigmaTau74,0117,0
Bracco81,098,0
GlaxoSmithKline91,0142,0
Pfizer Italia83,0142,0
Fonte: Area Studi Mediobanca, I maggiori gruppi italiani del settore farmaceutico 2009-2013 (Giugno 2015)

 

Le prospettive globali

L’indagine Mediobanca getta anche un rapido sguardo sui mercati farmaceutici a livello globale, con una previsione di aumento della spesa per i farmaci dagli 989 mld $ del 2013 fino a circa 1.300 mld $ entro il 2018. Gli Stati Uniti da soli contano per circa un terzo del mercato globale (340 mld$), con un’attesa di crescita ulteriore. La Cina si colloca al secondo posto (97,7 mld), seguita da Giappone (94,1 mld), Germania (45,9 mld), Francia (37,1 mld), Brasile (30,6 mld), Italia (27,9 mld) e Regno Unito (24,6 mld). In crescita ci sono paesi emergenti come Russia (17,7 mld) e India (14,1 mld)

Fonte: Area Studi Mediobanca, I maggiori gruppi italiani del settore farmaceutico 2009-2013 (Giugno 2015)