La presidente Operations di AbbVie, Azita Saleki-Gerhardt, in visita alla sede italiana dell’azienda a Campoverde di Aprila, in provincia di Latina, annuncia un investimento da 60 milioni di dollari per potenziare il sito produttivo.

Subito arriva il plauso dell’Aifa che, dice il suo direttore generale Luca Pani: «accoglie con favore la notizia dell’investimento che AbbVie, come ultimamente anche altre aziende farmaceutiche multinazionali, ha deciso di compiere nel nostro Paese per avviare una linea produttiva di avanguardia destinata alla produzione di farmaci innovativi in aree terapeutiche importanti come l’immunologia, l’oncologia e la cura dell’epatite C».

AbbVie investe a Campoverde di Aprilia
AbbVie investe a Campoverde di Aprilia 60 milioni di dollari per potenziare il sito produttivo italiano e rafforzare il suo ruolo nel nostro Paese

Il nuovo finanziamento di AbbVie al sito italiano – che si aggiunge agli oltre 40 milioni di euro di investimenti realizzati nel sito di Campoverde negli ultimi 5 anni – consente all’azienda di rafforzare ulteriormente il proprio ruolo in Italia, dove detiene – secondo quanto emerge dai dati 2014 elaborati di recente dal Centro Studi Farmindustria – il secondo posto tra le imprese straniere globali per vendite estere e il quarto per addetti in ricerca e produzione.

“Si consolida così – fa sapere l’azienda in un comunicato – il forte orientamento all’export di AbbVie Italia, che già destina al mercato estero il 90% della produzione del proprio impianto chimico e il 70% di quella dello stabilimento farmaceutico raggiungendo oltre 110 paesi”.

Perché investire in Italia?

Azita Saleki-Gerhardt spiega che la scelta di AbbVie di investire nel sito italiano nasce dal riconoscimento dell’eccellenza e degli alti standard qualitativi del polo produttivo di Campoverde di Aprilia.

«Si tratta dell’ennesimo riconoscimento della capacità e dell’eccellenza della produzione farmaceutica italiana e della solidità del sistema regolatorio – commenta Pani – che, attraverso l’Aifa, ha certificato la rispondenza del polo produttivo di Campoverde di Aprilia agli standard di qualità richiesti per produzioni di altissimo livelloIl nostro Paese è un hub farmaceutico importante e puntando sull’eccellenza può raggiungere grandi traguardi sia dal punto di vista della tutela della salute, sia da quello dell’impulso al sistema produttivo».

Per l’azienda: “i requisiti in termini di qualità, compliance, flessibilità e servizi, assicurati dal sito industriale italiano – approvato oltre che da Aifa, anche da Anvisa e Fda – sono stati decisivi nel determinare la scelta di affidare allo stabilimento italiano processi produttivi che riguardano trattamenti innovativi esportati in tutto il mondo, in aree terapeutiche di grande rilevanza come l’immunologia (in particolare le malattie autoimmuni infiammatorie croniche), l’oncologia (con terapie in pipeline) e la cura dell’epatite C (di cui uno dei principi attivi è già prodotto nello stabilimento di AbbVie Italia). Trattamenti per i quali si prevede un aumento della domanda cui AbbVie intende con questo ulteriore investimento contribuire ad assicurare un’offerta adeguata, non solo di farmaci presenti oggi nel mercato a livello mondiale ma anche di quelli in fase di sviluppo”.

Come sarà il nuovo impianto

«L’impianto, che dovrebbe essere operativo alla fine del 2017, occuperà un’area di circa 2.000 mq all’interno dello stabilimento ed è progettato – spiega il direttore dello stabilimento, Francesco Tatangelo – per assicurare ampi margini di flessibilità, massimizzare la capacità produttiva e la conformità ai più elevati standard qualitativi. Saranno utilizzate tecnologie avanzate per realizzare confezionamenti speciali e assemblaggi complessi, come nel caso di particolari dispositivi che facilitano la somministrazione di farmaci biologici. L’investimento apre nuove prospettive per il sito industriale italiano, che entra così anche nel ciclo produttivo dei biologici».