Una nuova filiale interamente dedicata allo sviluppo di un processo di stampa 3D specificamente rivolto a intervenire durante l’ultima fase delle patologie renali, la cosiddetta ESRD (end stage renal disease) che porta alla comparsa d’insufficienza renale: la nuova piattaforma di bioprinting dell’azienda israeliana Nano Dimensions dovrebbe permettere di produrre cellule e tessuti connettivi in grado di dar vita a strutture che mimino la funzione dei reni umani. La nuova struttura societaria, secondo quanto reso noto da Nano DImensions, sarà autonoma dalla casa madre (leader del mercato della stampa 3D per applicazioni elettroniche) anche per quanto riguarda la ricerca dei finanziamenti necessari ad avanzare il progetto in quello che le indagini di mercato hanno indicato essere il campo di applicazione più promettente nel settore della salute.
La società israeliana, che ha già sviluppato la sua tecnologia a livello di proof-of-concept nella stampa 3D con cellule staminali ed ha depositato i relativi brevetti, punta a superare le attuali barriere alla creazione di tessuti stampati in 3D che mimino la complessa funzionalità renale.
“Riteniamo che le nostre capacità di high-end 3D printing, insieme alla nostra esperienza nella nano-chimica e nei materiali avanzati, possa fornire un significativo valore aggiunto nel promettente settore del bioprinting”, ha dichiarato il Ceo di Nano Dimension, Amit Dror. L’azienda intende riversare nel settore della cura della salute umana tutte il proprio know-how nel campo della stampa 3D multi-materiale. “Crediamo che una piattaforma di bioprinting con questi vantaggi abbia il potenziale per permettere la creazione di strutture biologiche molto complesse”, ha aggiunto Dror. L’azienda israeliana è nata nel 2012 e punta a una visione a 360 gradi del processo di stampa 3D, con sviluppo sia di stampanti 3D inkjet che del relativo software e dei nanomateriali usati per la produzione addittiva. Tra i suoi prodotti di punta vi sono il primo esempio di PCBs (printed circuit boards) multistrato e inchiostri dielettrici.
Il costo di gestione delle malattie renali ESRD per il sistema Medicare statunitense è stato pari a $32,8 miliardi di dollari, con un aumento del 3,3% negli anni 2013-2014 (dati United States Renal Data System). Secondo il Dipartimento di Stato per la Salute, le liste di attesa per i trapianti negli Usa contano poco meno di 100 mila persone, a fronte di soli 19 mila interventi nel 2016. Da qui l’importanza di mettere a punto strategie alternative al trapianto, che consentano anche risparmi sui costi rispetto a un trapianto, che secondo un report di Milliman ammontavano in media a 334 mila dollari nel dicembre 2014.