Un momento di eyforpharma Barcelona 2017, che ha riunito i manger dell'industria farmaceutica globale (credits G. Miglierini)

Partnerships e collaborazioni saranno sempre più al centro dell’industria farmaceutica del prossimo futuro. Un’indicazione che ha trovato unanimi tutti i partecipanti alla prima giornata di eyeforpharma Barcelona 2017, l’annuale convention dei manager dell’industria farmaceutica globale che quest’anno ha luogo nella città catalana.

Il paziente al centro

Collaborazioni che devono fare del “paziente al centro” non solo una parola politically correct utilizzata dall’industria del farmaco a supporto delle proprie iniziative, ma anche offrire una reale possibilità di vivere un’esperienza diversa a chi si trova a compiere il doloroso viaggio nella malattia.

La provocazione alla folta platea è venuta da Ian Talmage, manager farmaceutico dalla più che quarantennale esperienza e ora senior advisor di Bayer, che ha raccontato la sua personale esperienza di paziente alla prese con due forme aggressive di cancro.

 eyforpharma Barcelona 2017
Un momento di eyforpharma Barcelona 2017, che ha riunito i manger dell’industria farmaceutica globale (credits G. Miglierini)

Tutti avranno in qualche modo bisogno della sanità all’interno di una società in via d’invecchiamento, il problema per il manager-paziente è come aiutare il paziente a conoscere in modo corretto e basilare tutti dettagli della propria malattia, a condurlo in tutto il percorso di trattamento rendendolo partecipe in prima persona a ogni scelta di trattamento, insieme ai suoi medici curanti.

I reps non devono essere visti solo come venditori, per Talmage sono degli educatori che aiutano in piena trasparenza medici e pazienti a entrare in contatto anche con i lati meno graditi della terapia, quelli legati agli effetti collaterali.

Il senior advisor di Bayer ha confrontato anche le mille domande che si pone il paziente, che lui stesso si è posto, e la visione che di esse ha l’industria farmaceutica.

Per Talmage, l’industria del farmaco deve riuscire a compiere un vero bilancio tra quelli che sono gli interessi reali dei pazienti e i propri interessi finanziari, affinché le parole utilizzate acquistino il significato corretto. Parlare della malattia anche con altri pazienti e poter continuare a mantenere un legame attivo con il proprio mondo lavorativo sono elementi importanti che possono aiutare il paziente ad affrontare la situazione.

Per il manager di Bayer sarebbe anche importante aumentare la fiducia dei pazienti verso i siti aziendali, mentre ad oggi le fonti principali rimangono Google e Wikipedia, e offrire ai professionisti della sanità solo le informazioni on-demand che desiderano.

Verso nuovi modelli di business

Per Peter Guenter, il vicepresidente esecutivo di Sanofi che guida la divisione Diabete e Cardiovascolare, gli ultimi cinque anni hanno visto una forte accelerazione verso l’adozione di nuovi modelli di business in quanto quelli usati finora non necessariamente assicureranno il successo anche negli anni a venire.

L’invecchiamento della popolazione, ha sottolineato Guenter, rappresenterà nei prossimi dieci anni un problema significativo non solo nel mondo occidentale ma anche in Africa, dove il diabete di tipo 2 sta crescendo in modo esponenziale.

Per il rappresentante di Sanofi andrebbero ripensate le modalità di gestire le malattie croniche, in modo da tenere in maggior conto ad esempio la presenza di co-morbidità. Un approccio che, nel caso del diabete, aiuterebbe molto il paziente nella gestione h24 della malattia e permetterebbe di migliorare gli esiti terapeutici nella situazione “reale” d’impiego del farmaco.

Porre il paziente al centro dovrebbe includere, per Guenter, anche la capacità di integrare maggiormente rispetto ad oggi la capacità dei medici di gestire le co-morbidità, ciascuno per il proprio ambito d’intervento.

Una migliore integrazione risulterebbe vincente anche per i payers, sempre alle prese con la pressione dei costi elevati, e per le aziende farmaceutiche, che Guenter ha richiamato ad abbandonare gli atteggiamenti difensivi per aprire le porte a vere forme di partnership e collaborazione.

Migliorare l’accesso alle cure: oltre una visione finanziaria

Per il Ceo di Sandoz, Richard Francis, il problema di migliorare l’accesso alle cure passa dal superare una visione puramente finanziaria da parte dell’industria del farmaco. Si tratterebbe di compiere scelte difficili, rispetto alle quali la risposta non può essere solo quella dell’innovazione. Quest’ultima, ha sottolineato Francis, dovrebbe riguardare anche i sitemi sanitari, e non solo lo sviluppo farmaceutico.

Costruire fiducia, per partnership di successo

La Ceo di Leo Pharma, Gitte Aabo, ha portato l’esempio di come la sua azienda abbia puntato a costruire fiducia sia al proprio interno che nelle partnership esterne quale elemento chiave per il successo delle stesse.

Da due anni l’azienda danese ha lanciato un nuovo programma di scounting di nuovi progetti basato sulla messa a disposizione dei propri modelli in vitro ed in vivo a di chiunque sia interessato a testare le proprie molecole.

Leo Pharma non richiede di venire a conoscenza della struttura dei prodotti che riceve  per i test, i diritti di proprietà intellettuale rimangono totalmente in capo a chi li invia, sia esso un gruppo universitario o un’altra azienda farmaceutica.

Il plus per l’azienda viene dalla possibilità di proporre una partnership di sviluppo su quei prodotti che mostrano attività interessanti nel corso dei test, e già diverse sono quelle che sono state siglate nell’ambito dei quattrocento prodotti finora testati all’interno dell’iniziativa.

Solo chi sa cambiare resta in gara

Solo le aziende in grado di individuare e adottare le migliori forme di cambiamento, non le più forti né le più intelligenti, riusciranno a sopravvivere nei prossimi anni secondo Anders Tullgren, già presidente Intercontinental di Bristol-Myers Squibb. Per Tullgren le nuove tecnologie daranno potere ai pazienti, che dovranno essere sempre più coinvolti sia a livello di azienda farmaceutica che di payers.