In un recente sondaggio di Informa Engage, condotto su commissione di Oracle tra circa 150 esperti di farmacovigilanza dell’industria farmaceutica, ha indicato come il mondo della farmacovigilanza si stia muovendo verso un maggior impiego dell’Intelligenza Artificiale.

intelligenza artificiale e farmacovigilanza

Negli ultimi anni il 57% dei partecipanti aveva esternalizzato presso società specializzate i compiti manuali più impegnativi quali l’elaborazione dei casi di Reazioni Avverse (27%). La maggior parte dei rispondenti (62%) ha poi dichiarato di stare implementando in modo attivo, o pianificando di implementare, l’impiego dell’Intelligenza artificiale nell’elaborazione dell’elaborazione delle Reazioni avverse. In particolare, il 27 % sta impiegando l’Intelligenza artificiale per il controllo di qualità, il 23% nel processo di follow-up. I principali ostacoli al processo sono la mancanza di conoscenza o expertise nel settore dell’intelligenza artificiale (35%) e i costi (29%).
Tuttavia, l’impiego di sistemi di analisi e gestione informatica dei dati sta diventando sempre più importanti per raccogliere ed elaborare in maniera corretta l’enorme mole delle reazioni avverse che provengono da fonti molto diverse tra di loro quali sperimentazioni cliniche (63%), letteratura scientifica (55%), cartelle mediche elettroniche (33%), segnalazioni spontanee al produttore (29%), richieste assicurative (24%), social media (22%), ricerche web (19%).