Merck ha indetto la terza edizione del Premio Merck in Neurologia che ha ottenuto, anche quest’anno, il patrocinio della Società Italiana di Neurologia (SIN).

terza edizione del Premio Merck in Neurologia
La terza edizione del Premio Merck in Neurologia attribuirà un riconoscimento a due progetti dedicati al miglioramento della qualità di vita della persona con SM in ambito lavorativo o relazionale

«La ricerca scientifica e la tecnologia sono fondamentali nella gestione delle malattie neurologiche – dichiara GianLuigi Mancardi, presidente della Commissione che giudicherà i lavori e della SIN. – Il nostro Paese è ai primi posti per la produzione scientifica in neurologia, che si attesta su livelli qualitativi altissimi. La SIN è dunque lieta di sostenere questa iniziativa, che ci auguriamo possa migliorare la qualità di vita non soltanto dei pazienti ma anche dei caregiver».

Sono messi in palio 2 premi di € 40.000,00 ciascuno che verranno assegnati ai due migliori progetti in base alla graduatoria definita dalla Commissione giudicatrice.

Fino a lunedì 24 settembre 2018, potranno partecipare al Bando:

  • Enti Universitari e Ospedalieri (pubblici o privati),
  • IRCSS (pubblici o privati),
  • Organizzazioni senza scopo di lucro con sede nel territorio italiano.

Requisiti dei progetti che possono partecipare alla terza edizione del Premio Merck in Neurologia

I progetti da presentare (due al massimo) dovranno essere dedicati al miglioramento della qualità di vita della persona con SM in ambito lavorativo o relazionale.

Le difficoltà del paziente nel lavoro così come nel rapporto con le altre persone e, in particolare con quelle che si prendono cura di lui, come i caregiver, infatti, incidono non soltanto sulla qualità di vita ma, indirettamente, anche sui costi di gestione della malattia.

I progetti quindi potranno coinvolgere diverse figure professionali interessate alla gestione del paziente con SM in qualsiasi ambito e dovranno prevedere:

  • l’utilizzo di soluzioni tecnologiche innovative,
  • l’attivazione di percorsi preferenziali e chiaramente definiti che impediscano, o quantomeno, limitino l’impatto sull’attività lavorativa e quotidiana.

«Supportare la ricerca scientifica e migliorare la qualità di vita di pazienti e caregiver è un impegno che Merck persegue con costanza – ha sottolineato Antonio Messina, a capo del business biofarmaceutico di Merck in Italia. – Siamo orgogliosi di lanciare la III edizione di questo Premio: i pazienti e coloro che se ne prendono cura sono da sempre al centro delle nostre attività. Crediamo, inoltre, fermamente nel valore e nella forza della tecnologia digitale applicata alla salute, utile soprattutto per tutte quelle persone che convivono con patologie serie come la Sclerosi Multipla».

Sul sito www.premiomerckneurologia.it sono disponibili tutte le informazioni relative alla modalità di partecipazione e di presentazione dei progetti, ai criteri e alla modalità di valutazione, alla Commissione che giudicherà i lavori nonché all’annuncio dei vincitori.

Impatto della sclerosi multipla sulle abilità lavorative

La patologia è caratterizzata da:

  • elevata variabilità clinica,
  • decorso imprevedibile ma di solito progressivamente invalidante.

Queste due caratteristiche spesso costringono il paziente a riprogrammare la sua vita e inoltre hanno un forte impatto sulle sue abilità lavorative.

Una ricerca condotta dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) attraverso la sua Fondazione (FISM) ha evidenziato che il 31,8% delle persone con SM occupate lavorativamente ha dovuto ridurre il numero di ore lavorativeil 27,4% ha dovuto cambiare lavoro e il 50% di questi ultimi si è visto ridurre lo stipendio per quasi metà dell’importo percepito.

La ricerca è stata pubblicata su Neurological Science nel 2015 [Ponzio M, Brichetto G, Zaratin P, Battaglia MA. Workers with disability: the case of multiple sclerosis. Neurol Sci. 2015 Oct;36(10):1835-41. doi: 10.1007/s10072-015-2265-3. Epub 2015 May 28].

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