In laboratorio, la pipetta e i relativi puntali sono considerati strumentazioni scontate e abbastanza semplici da gestire, per questo spesso non si pone la dovuta attenzione a dettagli fondamentali, che rischiano di inficiare – in maniera più o meno importante – il risultato dell’esame.

Il compito delle pipette consiste nel trasferimento di liquidi, attività routinaria e fondamentale in ogni laboratorio.

Ai fini di una riuscita ottimale dell’attività di pipettaggio, concorrono diversi fattori: anzitutto una manutenzione periodica e un controllo accurato delle pipette, per verificare che rispettino i requisiti stabiliti; in seconda istanza, rivestono un valore di fondamentale importanza l’acquisizione di corrette tecniche di pipettaggio, i criteri di taratura delle pipette e la loro ergonomia.

Taratura e tecnica di pipettaggio per un risultato finale attendibile

L’attendibilità del risultato finale dipende da due fattori fondamentali: la taratura e la tecnica di pipettaggio.

Diversi studi scientifici evidenziano il ruolo fondamentale della taratura: una pipetta tarata in modo approssimativo o mal tarata, può influenzare molto l’esito dell’esame.

è fondamentale quindi prestare la dovuta attenzione a questo controllo – verificando con regolarità che la taratura sia conforme ai protocolli della pipetta – in modo da ridurre al minimo l’inevitabile variabilità, imputabile a fattori meccanici e umani. Tale controllo regolare della taratura può essere ottimizzato mediante l’utilizzo di bilance ad elevate prestazioni.

Per ottimizzare la tecnica di pipettaggio e il conseguente successo della sperimentazione, è fondamentale considerare diversi aspetti, così riassumibili:

  • conoscenza delle pipette disponibili e relativa strumentazione;
  • acquisizione delle modalità di utilizzo e delle competenze di pipettaggio necessarie per ottimizzare il risultato;
  • consapevolezza dell’importanza dell’aspetto ergonomico delle pipette;
  • conoscere l’importanza fondamentale dei controlli periodici delle pipette e relativa strumentazione, per evitare i rischi correlati all’utilizzo di pipette non correttamente tarate.

Ergonomia per un utilizzo più agevole

Un altro aspetto fondamentale riguarda l’ergonomia delle pipette. Nella routine del laboratorio il pipettaggio è un’attività ripetitiva, che molti studi correlano con l’insorgenza del Repetitive Strain Injury (RSIs), un disturbo caratterizzato dall’insorgenza di dolori muscolari e/o nervosi a seguito di movimenti ripetitive e/o posture errate.

Gli specialisti in ergonomia sottolineano l’importanza di creare una maggior consapevolezza tra gli utenti circa i criteri corretti di utilizzo delle pipette, per ridurre al minimo il rischio di problematiche a lungo termine.

Uno degli aspetti fondamentali a tale riguardo è la forza necessaria per svolgere un’azione, ad esempio la pressione occorrente per premere lo stantuffo.

In generale, l’obiettivo primario dei produttori di pipette è quello di ridurre al minimo la forza necessaria a eseguire le azioni ripetitive, aumentando il più possibile l’ergonomia dei singoli elementi.

Una delle fasi di pipettaggio più frequenti è costituita dall’inserimento e dalla rimozione del puntale, la cui scelta costituisce un elemento chiave della procedura – sebbene spesso venga sottovalutato: al fine di operare una scelta consapevole e opportuna del puntale più adatto alla necessità contingente, è buona norma valutare quale, tra i puntali a disposizione, soddisfi i seguenti requisiti:

  • si inserisca perfettamente sulla pipetta;
  • rimanga saldo durante l’uso;
  • si possa rimuovere con facilità;
  • sia privo di difetti;
  • sia assolutamente puro e pulito;
  • sia dotato di una certificazione di qualità.

L’aspetto ergonomico è importante anche relativamente all’uso dello stantuffo nelle pipette manuali.

La pressione necessaria per premere lo stantuffo costituisce una delle maggiori problematiche ergonomiche del pipettaggio: la realizzazione di guarnizioni ad alta precisione e basso coefficiente d’attrito aiuta a ridurre la forza necessaria all’esecuzione di questa operazione, diminuendo così – sul lungo termine – l’incidenza di problematiche fisiche.

L’utilizzo di pipette elettroniche, in particolare quelle multicanale, riduce drasticamente la rilevanza di questa problematica.

L’ultimo punto critico per l’ergonomia delle pipette riguarda la calibrazione del volume: per risolvere il problema, sono state sviluppate pipette con pulsanti ad attrito ridotto, che consentono di svolgere tale operazione con una mano sola.

Per approfondire la tematica e conoscere i precisi criteri di utilizzo di pipette e relativi puntali per un risultato ottimale potete scaricare il white paper gratuito di Mettler Toledo L’influenza del pipettaggio sui risultati degli esperimenti che costituisce una guida completa ed esaustiva per garantire la massima accuratezza delle attività quotidiane di laboratorio.

In laboratorio, la pipetta e i relativi puntali sono considerati strumentazioni scontate e abbastanza semplici da gestire, per questo spesso non si pone la dovuta attenzione a dettagli fondamentali, che rischiano di inficiare – in maniera più o meno importante – il risultato dell’esame.

Il compito delle pipette consiste nel trasferimento di liquidi, attività routinaria e fondamentale in ogni laboratorio.

Ai fini di una riuscita ottimale dell’attività di pipettaggio, concorrono diversi fattori: anzitutto una manutenzione periodica e un controllo accurato delle pipette, per verificare che rispettino i requisiti stabiliti; in seconda istanza, rivestono un valore di fondamentale importanza l’acquisizione di corrette tecniche di pipettaggio, i criteri di taratura delle pipette e la loro ergonomia.

Taratura e tecnica di pipettaggio per un risultato finale attendibile

L’attendibilità del risultato finale dipende da due fattori fondamentali: la taratura e la tecnica di pipettaggio.

Diversi studi scientifici evidenziano il ruolo fondamentale della taratura: una pipetta tarata in modo approssimativo o mal tarata, può influenzare molto l’esito dell’esame.

è fondamentale quindi prestare la dovuta attenzione a questo controllo – verificando con regolarità che la taratura sia conforme ai protocolli della pipetta – in modo da ridurre al minimo l’inevitabile variabilità, imputabile a fattori meccanici e umani. Tale controllo regolare della taratura può essere ottimizzato mediante l’utilizzo di bilance ad elevate prestazioni.

Per ottimizzare la tecnica di pipettaggio e il conseguente successo della sperimentazione, è fondamentale considerare diversi aspetti, così riassumibili:

  • conoscenza delle pipette disponibili e relativa strumentazione;
  • acquisizione delle modalità di utilizzo e delle competenze di pipettaggio necessarie per ottimizzare il risultato;
  • consapevolezza dell’importanza dell’aspetto ergonomico delle pipette;
  • conoscere l’importanza fondamentale dei controlli periodici delle pipette e relativa strumentazione, per evitare i rischi correlati all’utilizzo di pipette non correttamente tarate.

Ergonomia per un utilizzo più agevole

Un altro aspetto fondamentale riguarda l’ergonomia delle pipette. Nella routine del laboratorio il pipettaggio è un’attività ripetitiva, che molti studi correlano con l’insorgenza del Repetitive Strain Injury (RSIs), un disturbo caratterizzato dall’insorgenza di dolori muscolari e/o nervosi a seguito di movimenti ripetitive e/o posture errate.

Gli specialisti in ergonomia sottolineano l’importanza di creare una maggior consapevolezza tra gli utenti circa i criteri corretti di utilizzo delle pipette, per ridurre al minimo il rischio di problematiche a lungo termine.

Uno degli aspetti fondamentali a tale riguardo è la forza necessaria per svolgere un’azione, ad esempio la pressione occorrente per premere lo stantuffo.

In generale, l’obiettivo primario dei produttori di pipette è quello di ridurre al minimo la forza necessaria a eseguire le azioni ripetitive, aumentando il più possibile l’ergonomia dei singoli elementi.

Una delle fasi di pipettaggio più frequenti è costituita dall’inserimento e dalla rimozione del puntale, la cui scelta costituisce un elemento chiave della procedura – sebbene spesso venga sottovalutato: al fine di operare una scelta consapevole e opportuna del puntale più adatto alla necessità contingente, è buona norma valutare quale, tra i puntali a disposizione, soddisfi i seguenti requisiti:

  • si inserisca perfettamente sulla pipetta;
  • rimanga saldo durante l’uso;
  • si possa rimuovere con facilità;
  • sia privo di difetti;
  • sia assolutamente puro e pulito;
  • sia dotato di una certificazione di qualità.

L’aspetto ergonomico è importante anche relativamente all’uso dello stantuffo nelle pipette manuali.

La pressione necessaria per premere lo stantuffo costituisce una delle maggiori problematiche ergonomiche del pipettaggio: la realizzazione di guarnizioni ad alta precisione e basso coefficiente d’attrito aiuta a ridurre la forza necessaria all’esecuzione di questa operazione, diminuendo così – sul lungo termine – l’incidenza di problematiche fisiche.

L’utilizzo di pipette elettroniche, in particolare quelle multicanale, riduce drasticamente la rilevanza di questa problematica.

L’ultimo punto critico per l’ergonomia delle pipette riguarda la calibrazione del volume: per risolvere il problema, sono state sviluppate pipette con pulsanti ad attrito ridotto, che consentono di svolgere tale operazione con una mano sola.

Per approfondire la tematica e conoscere i precisi criteri di utilizzo di pipette e relativi puntali per un risultato ottimale potete scaricare il white paper gratuito di Mettler Toledo L’influenza del pipettaggio sui risultati degli esperimenti che costituisce una guida completa ed esaustiva per garantire la massima accuratezza delle attività quotidiane di laboratorio.

Rainin di Mettler Toledo

Il marchio Rainin, di Mettler Toledo dispone di una vasta gamma di strumentazioni e puntali per pipette certificati per la manipolazione dei liquidi sicura e scevra da qualsiasi tipo di contaminazione che possa alterare il risultato finale della sperimentazione. Rainin utilizza per i puntali una purissima resina di polipropilene priva di additivi contaminanti e/o di impurità; il controllo qualità di questi puntali viene eseguito in laboratori interni ed esterni, al fine di garantire la totale assenza di contaminanti biologici e/o la presenza di metalli.

Grazie alla teconologia LTS LiteTouch System sviluppata nei laboratori Mettler Toledo, si riduce in modo significativo la quantità di forza richiesta per inserire ed espellere i puntali (fino all’85%), migliorandone l’ergonomia e consentendo un utilizzo più agevole.

Un anello di tenuta sottile posto vicino alla parte superiore del puntale scivola facilmente sullo shaft, creando un accoppiamento solido ed ermetico con l’applicazione di una forza minima. Le pipette LTS sono anche dotate di estremità cilindriche (non coniche) e di un arresto fisso all’interno del puntale per guidare lo shaft alla profondità di inserimento corretta.