Takeda premiata per due progetti in area Gastro e IBD

Takeda riceve il premio “Eccellenze dell’Informazione Scientifica e la Centralità del Paziente” per due progetti in area Gastro e malattie infiammatorie croniche intestinali.

Takeda premiata per due progetti in area Gastro e IBD
Nel premio “Eccellenze dell’Informazione Scientifica e la Centralità del Paziente”, Takeda si è aggiudicata il primo posto per due progetti in area Gastro e IBD

Nella seconda edizione del premio “Le Eccellenze dell’Informazione Scientifica e la Centralità del Paziente” Takeda sale due volte sul  gradino più alto del podio. Ottiene infatti il primo posto per le categorie:

  • Informazione Scientifica Frontale, con “Il valore della salute in area gastroenterologica: appropriatezza e sostenibilità”
  • Patient Support Program, con il progetto “Non aspettando Godot”.

Il premio “Le Eccellenze dell’Informazione Scientifica e la Centralità del Paziente” è realizzato da Merqurio Editore, con il Patrocinio di FNOMCeO. Ha l’obiettivo di riconoscere e premiare la qualità dei progetti d’informazione scientifica.

«Siamo orgogliosi di questi riconoscimenti, che per il secondo anno consecutivo confermano l’impegno di Takeda sul fronte dell’innovazione, per offrire agli Operatori della Salute un’informazione medico-scientifica sempre più personalizzata e ai pazienti una migliore qualità di vita – afferma Rita Cataldo, amministratore delegato Takeda Italia. – A guidarci nella realizzazione di questi progetti sono i nostri valori e la volontà di mettere il paziente al primo posto in ogni cosa che facciamo. Il fatto che il nostro impegno sia stato riconosciuto dalla classe medica è quindi per noi un importante traguardo».

Il progetto “Il valore della salute in area gastro: appropriatezza e sostenibilità”

Con “Il valore della salute in area gastro: appropriatezza e sostenibilità”, progetto focalizzato sulla personalizzazione dell’informazione scientifica, Takeda pone l’attenzione sugli specialisti per fornire loro un aggiornamento scientifico tempestivo, costante e continuo, di alto contenuto qualitativo. Grazie anche alla multicanalità, i medici ricevono aggiornamenti che si traducono in reali benefici per la cura dei pazienti, sulla base delle specifiche esigenze cliniche rilevate durante gli incontri con gli informatori scientifici. In particolare, il progetto fa focus su tematiche di appropriatezza terapeutica degli IPP (inibitori della pompa protonica).

Il progetto “Non aspettando Godot”

Il progetto “Non aspettando Godot” si rivolge ai pazienti affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali. I pazienti partecipanti al progetto sono stati coinvolti in 12 laboratori teatrali per permettere loro di far emergere il vissuto emotivo della malattia e di esprimere attraverso il linguaggio drammaturgico cosa significa essere perennemente “in attesa” (di una spiegazione della causa, di certezze sul decorso, di una terapia risolutiva), stato in cui tale patologia obbliga a vivere.

L’obiettivo del laboratorio è quindi duplice: dare voce ai pazienti e aiutarli a raccontare la malattia e contemporaneamente sensibilizzare le Istituzioni e l’opinione pubblica.

All’inizio del 2019, “Non aspettando Godot” diventerà anche una rappresentazione teatrale.

“Non aspettando Godot” è un progetto ideato e condotto da Michele Palazzetti, coach e formatore IPSE-Istituto Psicologico Europeo, in collaborazione con AMICI onlus e AMICI Lazio e con il contributo di Takeda Italia.