La carenza di ferro (Fe) è una condizione che si verifica in seguito a ridotto introito di ferro alimentare, a ridotto assorbimento intestinale del Fe (per malattie infiammatorie o per l’assunzione di alcuni farmaci) o a perdite di sangue.

 

La carenza di ferro e l'anemia sideropenica
La carenza di ferro può essere causata da scarso introito di ferro alimentare, ridotto assorbimento intestinale o perdite di sangue. In determinate condizioni, sfocia in anemia sideropenica

Il ferro introdotto attraverso gli alimenti è assorbito a livello intestinale in una percentuale che va normalmente dal 5 al 10%. In parte si lega all’apoferritina formando la ferritina (proteina di deposito), in parte  inglobato nella transferrina (proteina di trasporto). Nel latte materno il ferro si trova legato alla lattoferrina. Nei globuli rossi fa parte dell’emoglobina (proteina deputata al trasporto di ossigeno e anidride carbonica).

Il ferro derivato dalla disgregazione che subiscono i globuli rossi invecchiati è riutilizzato a livello del midollo osseo per la sintesi dell’emoglobina presente nei globuli rossi nuovi.

Prevalenza della carenza di ferro

La carenza di ferro è una condizione che si presenta in un terzo della popolazione mondiale, in modo particolare nelle donne in età fertile e in gravidanza e nei bambini di età inferiore ai cinque anni. In Europa la carenza di ferro colpisce fino al 33% delle donne in età fertile, fino al 77% delle donne in gravidanza e fino al 48% dei bambinini [Hercberg S, et al. Iron deficiency in Europe. Public Health Nutr. 2007;4 (2b)].

La carenza di ferro è spesso associata a malattie con una componente infiammatoria cronica; nei pazienti con scompenso cardiaco cronico la carenza di Fe ha una prevalenza del 50% circa, nelle persone con IBD (malattie infiammatorie croniche intestinali) dal 13% al 90% e nei pazienti con nefropatia cronica dal 24% all’85%.

Cause della carenza di ferro

Le persone di tutte le età possono diventare carenti di ferro, ma ci sono alcuni momenti nella vita, così come alcune scelte di vita, che possono rendere più probabile che ciò accada:

  • Perdite ematiche: Il sangue perso durante le mestruazioni comporta che le donne in età fertile abbiano bisogno fino al doppio della quantità di ferro nella loro dieta rispetto agli uomini per evitare di diventare carenti di ferro. Le donne che hanno mestruazioni particolarmente abbondanti sono più inclini a sviluppare carenza di ferro. La perdita di sangue contribuisce anche allo sviluppo di carenza di ferro in pazienti con malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD), insufficienza cardiaca cronica (CHF) e malattie renali croniche (CKD).
  • Infiammazione: L’infiammazione associata a determinate condizioni a lungo termine, come IBD, CHF o CKD può ridurre la quantità di ferro assorbita dall’intestino e poi resa disponibile all’occorrenza, generando così carenza di ferro.
  • Farmaci: Alcuni farmaci usati nel trattamento di IBD, CHF o CKD possono portare alla perdita di sangue (es. antiaggreganti e anticoagulanti), con conseguente ulteriore rischio di carenza di ferro.
  • Crescita: Il ferro è fondamentale per il corretto accrescimento corporeo, quindi durante i periodi di crescita, che includono la gravidanza, l’infanzia (nei bambini sotto i cinque anni) e l’adolescenza aumenta il bisogno di ferro.
  • Dieta: Il ferro è presente sia nei prodotti di origine animale che nei vegetali, ma il ferro contenuto nei prodotti di origine animale viene assorbito meglio dall’organismo. Gli alimenti ricchi di ferro includono carni rosse, uova, legumi, fagioli, noci e semi. Diete restrittive, sia per scelta (diete vegetariane o vegane) sia a causa di malattie croniche (es. malattie renali), possono aumentare il rischio di carenza di ferro.

[Cappellini MD et al. Iron deficiency across chronic inflammatory conditions: International expert opinion on definition, diagnosis, and management. Am J Hematol. 2017 Oct;92(10):1068-1078]

Anemia da carenza di ferro

L’anemia da carenza di ferro o sideropenica si verifica quando il livello di ferro disponibile all’emopoiesi è così basso che il corpo non può più produrre l’emoglobina necessaria per sviluppare globuli rossi sani.

Carenza di ferro o anemia da carenza di ferro?

Esiste una differenza clinica tra carenza di ferro e anemia da carenza di ferro.

Avere bassa disponibilità di ferro (carenza di ferro), non significa necessariamente che si svilupperà anemia sideropenica.

Per determinare se una persona è carente di ferro o ha anemia da carenza di ferro, si misurano i livelli di:

  • emoglobina: un esame del sangue confermerà se il livello rientra nell’intervallo normale previsto per l’età, il sesso e lo stato fisiologico della persona (ad esempio gravidanza). Tuttavia, l’emoglobina da sola non può essere utilizzata per diagnosticare la carenza di ferro.
  • ferritina sierica: misura la quantità di ferro immagazzinata nel corpo.
  • saturazione della transferrina (TSAT): misura la quantità di ferro disponibile all’utilizzo.

A seconda della condizione del paziente, affetto o meno da patologie di natura infiammatoria o di altro genere, si può parlare di carenza di ferro funzionale, con vari gradi di severità, se TSAT<20% con livelli di ferritina da valutarsi a seconda dei casi.

Se TSAT<20% e ferritina <20 ng/ml si ha una condizione di carenza di ferro assoluta.

Effetti della carenza marziale

Le conseguenze della carenza di ferro differiscono da persona a persona, ma possono essere collegate a un declino della salute generale e del benessere, nonché a un aumento dell’affaticamento. Anche in assenza di anemia, la carenza di ferro può essere debilitante ed esacerbare qualsiasi malattia cronica soggiacente, con conseguente aumento della morbilità e della mortalità. Nei bambini, la carenza di ferro può compromettere significativamente lo sviluppo cognitivo e motorio.

I sintomi della carenza di ferro e della anemia da carenza di ferro

I sintomi includono affaticamento, pallore, fragilità delle unghie, perdita di concentrazione e picacismoPossono manifestarsi in modi diversi e sono difficili da individuare poiché aspecifici [Patterson A et al. Iron deficiency, general health and fatigue: Results from the Australian Longitudinal Study on Women’s Health. Qual Life Res. 2000;9:491-497].

Trattamento della carenza di ferro e della anemia da carenza di ferro

La corretta diagnosi di carenza di ferro e di anemia da carenza di ferro si traduce nell’implementazione dell’adeguata terapia del paziente, perché possa progressivamente migliorare la propria condizione. Le diverse strategie terapeutiche che consentono oggi di far fronte al problema, nei suoi vari livelli di gravità e fabbisogno di pronta supplementazione, sono la modifica della dieta, l’assunzione di preparati a base di ferro per via orale e infine la somministrazione di terapie iniettive qualora i farmaci orali non risultino efficaci o non possano essere utilizzati.

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