Come ogni anno a luglio si è svolta l’Assemblea annuale pubblica di Farmindustria, in cui si è parlato dei numeri che riguardano il comparto e ci si è confrontati con le Istituzioni per quanto riguarda la governance farmaceutica e la questione prezzi dei farmaci/trasparenza.

Fotografia del settore

  • Valore della produzione: 32 miliardi di Euro
  • Export: +117% in 10 anni
  • Industria green: -70% emissioni di gas climalteranti in 10 anni
  • Primo settore per investimenti in innovazione: 1,7 miliardi di Euro nel 2018
  • Investimenti in R&S: +35% in 5 anni, ovvero 7% del totale italiano
  • Investimenti in studi clinici: 700 milioni di euro
  • 66500 addetti, 42% donne, 81% neo assunti under 35

Verso una nuova governance

Possibilità di dialogo. è questo che emerge sentendo i discorsi del presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi e il Ministro della Salute Giulia Grillo. L’accordo sul pay back recentemente raggiunto è la prova concreta della volontà di dialogo tra le parti. “Discutiamo insieme la nuova governance, ha detto Scaccabarozzi. Mettiamo sul tavolo competenze e modelli fatti dalle persone per le persone”. Tuttavia, sottolinea Scaccabarozzi chiudendo il suo discorso; “le competenze devono essere sul nuovo“. Vecchi modelli basati sul tutto è uguale non potranno permette il raggiungimento di obiettivi condivisi. “Da sempre diciamo che questi modelli sono superati e se pensiamo davvero siano la soluzione, permettetemi di chiamarla con il giusto nome: utopia“.

Prezzi più bassi d’Europa?

La domanda non ha trovato risposta condivisa. Si, di un 15%, dichiara Scaccabarozzi. La prova indiretta è nella carenza dei medicinali che si osserva il Italia. Quando si parla dei prezzi dei farmaci ci si dimentica di sottrarre al prezzo pattuito il pagamento del payback (2,4 miliardi di euro per gli anni 2013-2017) e i 3,8 miliardi restituiti dalle aziende al SSN nel rispetto degli accordi negoziali basati sugli outcome clinici.

Per Luca Li Bassi, DF AIFA, però, non è così. “Non sta scritto da nessuna parte che abbiamo i prezzi più bassi europei e tutti i miei colleghi delle altre agenzie dicono la stessa cosa del proprio paese”. La trasparenza? Li Bassi spiega che “dal confronto tecnico tra delegazioni mondiali all’Oms abbiamo ottenuto consensi praticamente unanimi sulla risoluzione e sul principio che la trasparenza dei prezzi sia alla base di un mercato competitivo”.