Una sotto-analisi di uno studio testa-a-testa presentata al congresso dell’American Diabetes Association (ADA) dimostra che insulina glargine 300 U/mL ha ottenuto risultati migliori di insulina degludec in soggetti adulti con diabete di tipo 2 e insufficienza renale da moderata a grave. Ha infatti migliorato il controllo glicemico senza aumentare il rischio di ipoglicemie.

Studio BRIGHT, Sintesi dei dati per paziente
Studio BRIGHT, sintesi dei dati per paziente

In una sotto-analisi predefinita dello studio testa-a-testa BRIGHT che ha valutato insulina glargine 300 U/mL rispetto a insulina degludec, insulina glargine 300 U/mL ha dimostrato di migliorare il controllo glicemico (HbA1c) rispetto a insulina degludec (rispettivamente una riduzione del -1,72% rispetto a una di -1,30%,), senza riportare alcuna differenza in termini di incidenza o numero di eventi di ipoglicemia confermati in pazienti adulti con diabete di tipo 2 e funzionalità renale da moderata a grave (eGFR <60 mL/min/1,73 m2).

I dati sono stati presentati in occasione del 79° congresso dell’ADA a San Francisco.

«Circa il 30-40% delle persone con diabete di tipo 2 soffre di una compromissione della funzione renale, una complicanza del diabete, asintomatica e spesso ignorata, e che può evolvere a stadi più avanzati di insufficienza renale. Questo importante sottogruppo di pazienti ha delle fragilità e un rischio alto di ipoglicemia con ogni tipo di trattamento anti-iperglicemizzante, in particolare con insulina – dichiara Geremia Bolli, professore di Endocrinologia dell’Università di Perugia. – Questa nuova sotto-analisi dello studio BRIGHT in pazienti con ridotta funzione renale da moderata a grave ha suggerito che insulina glargine 300 U/mL permette un migliore controllo della glicemia, senza un aumento del rischio di eventi di ipoglicemia».

Ulteriori risultati hanno dimostrato che i pazienti adulti con diabete di tipo 2 e funzionalità renale normale (eGFR ≥90 mL/min/1,73 m2) riportano una minore incidenza di ipoglicemie confermate con insulina glargine 300 U/mL rispetto a insulina degludec (rispettivamente un’incidenza del 59,9% rispetto a una del 65,0%) , a fronte di un controllo glicemico e tassi di ipoglicemie confermate comparabili.

Il controllo glicemico, l’incidenza e il tasso di eventi ipoglicemici confermati sono risultati comparabili in adulti con funzionalità renale lievemente ridotta (eGFR 60-90 mL/min/1,73 m2).

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