La ricerca ha ormai appurato che alla base del glaucoma c’è anche lo stress ossidativo tanto da farlo considerare una malattia neurodegenerativa al pari di Alzheimer e morbo di Parkinson.

Salvatore Cillino spiega l'importanza della neuroprotezione e del Coenzima Q10 per contrastare il danno ossidativo nel glaucoma
Salvatore Cillino spiega l’importanza della neuroprotezione e del Coenzima Q10 per contrastare il danno ossidativo nel glaucoma

«È accertato come lo stress ossidativo sia il meccanismo patologico comune a queste malattie neurodegenerative, con presenza di radicali liberi – afferma Salvatore Cillino. – Quando non ci sono abbastanza antiossidanti naturali per neutralizzare i radicali liberi, le cellule sane vengono alterate con danni metabolici, alterazioni del DNA e morte. Gli occhi sono particolarmente sottoposti a condizioni di stress ossidativo perché sono esposti alla luce, all’ossigeno e alle sostanze irritanti presenti nell’aria. Questo determina la comparsa, o l’anticipazione, di condizioni quali la secchezza oculare, la cataratta e il glaucoma. In quest’ultimo caso lo stress ossidativo è in grado di indurre l’apoptosi delle cellule ganglionari, ovvero la morte delle fibre che costituiscono il nervo ottico. Tutto ciò spiega perché la riduzione della pressione intraoculare non è sufficiente a prevenire l’insorgenza del glaucoma in tutti i soggetti a rischio e non riesce ad arrestarne la progressione in tutti i soggetti già malati».

Anche se la pressione oculare resta il sintomo più evidente del glaucoma, infatti, circa il 30% dei pazienti non ha un’alterazione dei valori pressori.

Il ruolo della neuroprotezione e del Coenzima Q10 per contrastare il danno ossidativo nel glaucoma

Sono, quindi, necessarie altre strategie terapeutiche come la neuroprotezione che, affiancate alla riduzione della pressione intraoculare e agendo direttamente sulla cellula neuronale, siano in grado di contrastare la progressiva morte cellulare. La somministrazione di antiossidanti sarebbe appunto in grado di fornire neuroprotezione contrastando il danno ossidativo.

«Tra le varie sostanze ad azione antiossidante e bio-energetica – prosegue Salvatore Cillino – il Coenzima Q10, noto anche come ubiquinone, è considerato una delle molecole più promettenti. Si tratta di una molecola simile ad una vitamina presente a livello del mitocondrio che partecipa al metabolismo deputato alla produzione di energia all’interno della cellula e che interviene nei meccanismi di rimozione dei radicali liberi. Alcuni studi clinici hanno dimostrato che esercita un’attività neuroprotettiva ed è stato ampiamente studiato in varie forme di neurodegenerazione come la malattia di Parkinson, il morbo di Alzheimer e la corea di Huntington. Il coenzima Q10 è oggi riconosciuto dalla comunità scientifica come un possibile approccio di supporto nel contrastare i complessi meccanismi di danno neuronale causati dal glaucoma».

Fino ad oggi il Coenzima Q10 veniva utilizzato sotto forma di collirio oculare senza conservanti, ma di recente si è resa disponibile anche la formulazione orale da assumere due volte al giorno. Si tratta di una novità importante visto che l’aderenza alla terapia farmacologica dei pazienti con glaucoma viene spesso messa a dura prova dalla necessità di effettuare numerose instillazioni giornaliere con un rischio elevato di discontinuità del trattamento.

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