Una delle ricerche presentate dai giovani soci della Società Italiana di Diabetologia (SID) al 55° congresso annuale dell’EASD a Barcellona riguarda l’effetto del trapianto di isole pancreatiche in pazienti con diabete di tipo 1.

Il trapianto di isole pancreatiche, oltre a guarire il diabete di tipo 1, protegge dal rischio-frattura che è molto alto nei pazienti con diabete
Lo studio Effect of type 1 diabetes remission on fracture risk” suggerisce che il trapianto di isole pancreatiche potrebbe avere un effetto positivo sul rischio di fratture vertebrali

Le persone con diabete di tipo 1 hanno un maggior rischio di fratturarsi rispetto al resto della popolazione. La carenza di insulina sembra giocare un ruolo importante nel determinare la fragilità ossea associata al diabete di tipo 1. Il trapianto di pancreas consente di ripristinare la fisiologica produzione di insulina, permettendo così di guarire dal diabete. Tuttavia, gli effetti del trapianto di pancreas sul rischio di frattura non sono noti.

A questo proposito, gli autori dello studio “Effect of type 1 diabetes remission on fracture risk” (C. Conte, S. Frara, S. Costantini, E. Falbo, C. Socci, P. Maffi, M. Scavini, A. Secchi; di IRCCS San Raffaele Scientific Institute, Milan, Italy; Vita&Salute San Raffaele University, Milan, Italy; Epatocentro Ticino, Lugano, Switzerland; Diabetes Research Institute, Milan, Italy) hanno analizzato i dati relativi alle persone con diabete di tipo 1 sottoposte a trapianto di pancreas presso l’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano dal 2004 al 2017, registrando le fratture riportate nella documentazione clinica e dai pazienti stessi, e visionando le radiografie del torace per individuare eventuali fratture vertebrali.

«Obiettivo del nostro studio – spiega Caterina Conte, Irccs Ospedale San Raffaele di Milano – è stato quello di valutare se il ripristino della secrezione insulinica, mediante trapianto di pancreas, riduca il rischio di frattura nelle persone con diabete di tipo 1 e normale funzione renale».

Risultati dello studio sulla fragilità ossea nei pazienti con diabete di tipo 1 e trapianto

Trentotto pazienti avevano dati disponibili per le analisi e hanno acconsentito a partecipare allo studio. Diciassette di loro avevano riportato almeno una frattura (qualsiasi frattura tranne cranio, mani, piedi o vertebre) e di questi solo quattro si erano fratturati dopo il trapianto di pancreas. Le fratture vertebrali sono state diagnosticate in tredici pazienti al momento del trapianto; a soli tre di loro è stata diagnosticata una ulteriore nuova frattura dopo il trapianto.

«È possibile dunque – commenta Caterina Conte – che il ripristino della fisiologica produzione di insulina mediante trapianto di pancreas riduca la fragilità ossea e il rischio di fratture nelle persone con diabete di tipo 1. Prima della nostra ricerca, solo un altro studio aveva valutato l’effetto del ripristino della secrezione insulinica sul rischio di frattura, confrontando il trapianto di rene-pancreas con quello di solo rene in persone con diabete di tipo 1; lo studio aveva evidenziato un minor rischio di frattura nelle persone con trapianto di rene-pancreas, rispetto al trapianto di solo rene. Tuttavia, le persone sottoposte a trapianto di rene o rene-pancreas oltre al diabete sono affette da insufficienza renale, che di per sé è causa di fragilità ossea. Con il nostro studio abbiamo valutato in maniera più precisa e per la prima volta l’effetto della guarigione dal diabete mediante trapianto di pancreas sul rischio di frattura».

«Questo lavoro – commenta Antonio Secchi dell’Università Vita-Salute San Raffaele – conferma l’elevato rischio di frattura nelle persone con diabete di tipo 1. Il trapianto di pancreas potrebbe avere un effetto positivo sulla salute dell’osso, in particolare sul rischio di fratture vertebrali. Infatti, nonostante l’elevato numero di pazienti con fratture vertebrali al momento del trapianto (un fattore di rischio per lo sviluppo di altre fratture di questo tipo), sono pochi quelli ai quali ne è stata diagnosticata un’altra, dopo il trapianto».

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