È nel 2000 che il Dr. Francesco Maria Cappucci, farmacista da sempre appassionato di preparazioni galeniche, fonda FMC. Oggi l’azienda è leader nella produzione conto terzi di integratori alimentari in compresse, capsule, polveri, granulati effervescenti, confezionabili in blister, pilloliere, bustine e astucci. Un team di 30 persone composto da tecnologi altamente qualificati che garantiscono un supporto completo ai propri clienti, assicurando qualità, assistenza regolatoria e formulativa, ricerca e sviluppo. Inaugurato nel settembre 2019, il nuovo stabilimento copre una superficie di 4.800 metri quadri, di cui 1.200 destinati a produzione e confezionamento. Equipaggiata con tecnologie di ultima generazione, la Clean Room è stata realizzata secondo standard farmaceutici.

In pochi mesi, FMC ha fatto un salto di qualità considerevole in termini di innovazione tecnologica e capacità di produzione. “Grazie alle nuove tecnologie di cui ci siamo dotati – dichiara il Dr. Cappucci – l’azienda potrà aprirsi a più cicli produttivi, ottimizzando i processi di ricerca in un’ottica di qualità, sicurezza e sostenibilità ambientale”. Due milioni di compresse e un milione di capsule prodotte giornalmente sembrano non bastare a questa azienda che macina numeri da record, con un totale di oltre 4.000 analisi microbiologiche effettuate ogni anno. Il laboratorio per il controllo della qualità assicura accuratezza e sterilità lungo tutta la linea di produzione, dal campionamento fino all’analisi a banco, mentre i tecnologi del laboratorio di ricerca e sviluppo puntano su formulazioni sempre più innovative. “Le tecnologie IMA Active elevano la nostra capacità a un livello di qualità e innovazione paragonabili a quelli delle grandi aziende farmaceutiche”, continua il Dr. Cappucci.

In effetti lo stabilimento di FMC risponde a tutti gli standard di un impianto farmaceutico. La ragione ce la spiega direttamente il proprietario: “il settore degli integratori alimentari non è normato”. “Di fatto, ci troviamo in una situazione ibrida tra farmaceutico e alimentare. È arrivato il momento che anche questo settore si doti di una normativa ben precisa sia in termini di produzione sia in termini di impianto”, continua. “Il nostro nuovo stabilimento soddisfa gli standard del mondo farmaceutico perché vogliamo farci trovare pronti a questo appuntamento. Puntiamo sul fatto che i nostri clienti vengano a validare il nostro metodo di produzione”. Un percorso verso la standardizzazione del processo produttivo che FMC ha intrapreso grazie alle tecnologie e al supporto di IMA Active.

Ripercorriamo le tappe fondamentali della collaborazione con IMA Active in vista dell’apertura del nuovo stabilimento…

“Sarò onesto: avevamo quasi scelto di procedere con un concorrente tecnologicamente non di prima fascia, ma sul finire del 2017 abbiamo deciso di rivolgerci a IMA Active. Dopo la visita al loro laboratorio prove, il nostro direttore di stabilimento non aveva dubbi: dovevamo procedere con IMA perché avevano dimostrato di non avere eguali in tema di automazione e di supporto tecnologico. E così abbiamo fatto. Nel febbraio 2018 abbiamo emesso l’ordine e, dopo soli nove mesi, stavamo installando tutti gli equipment: prima la cabina di lavaggio, poi le colonne, infine il granulatore e il miscelatore. Tra aprile e maggio 2019 abbiamo fatto il Site Acceptance Test e ad agosto eravamo già pienamente operativi”.

Tutto è partito dalla granulazione…

“Sì, esattamente. Tutto è partito dalla volontà di passare a un sistema di miscelazione e granulazione più avanzato. Volevamo a tutti i costi standardizzare la produzione in un settore in cui è difficile farlo perché i prodotti sono molto diversi l’uno dall’altro. Abbiamo scelto il ROTO CUBE perché è un sistema performante e snello, che ci permette di lavorare lotti variabili da 30 Kg a 500 Kg. Inoltre il granulatore si lava con estrema rapidità: lavorando anche piccoli lotti e cambiando spesso prodotto, l’efficienza di lavaggio è per noi un requisito essenziale. Abbiamo poi deciso di acquistare da IMA Active anche tutti gli altri equipment perché volevamo un interlocutore unico per la miscelazione, le colonne e la cabina di lavaggio”.

E così è arrivata ATLANTIS…

“In 30 minuti ci troviamo con un bin lavato: questa è efficienza nei cicli di lavaggio. L’ATLANTIS con piattaforma rotante ci garantisce velocità di lavaggio e asciugatura, elevati standard di pulizia e ottimizzazione dei tempi. Tutto ciò è fondamentale per noi che ci troviamo a compiere anche sei o sette cicli di lavaggio al giorno. L’operatore dedicato alla sala lavaggio è a dir poco entusiasta e, da subito, ha cominciato a lavorare in sinergia con questa nuova tecnologia, grazie anche all’aiuto dei tecnici IMA che gli hanno fatto un training straordinario”.

Dopotutto, anche le uniche due macchine trasferite dal vecchio stabilimento sono di IMA Active…

“Si tratta di due opercolatrici: ZANASI 25 e ZANASI 40. Fino al 2006 avevamo macchinari usati. La prima tecnologia importante che abbiamo acquistato è stata proprio la ZANASI 25. Uno dei nostri partner aveva una ZANASI 40E. Così, quando ha cominciato a crescere il business delle capsule, ci siamo messi in contatto con IMA Active. Per cinque mesi avevamo visto le capsule prodotte in conto lavorazione da questo nostro partner: erano bellissime. La caratteristica per noi fondamentale era la vasca aspirante: avevamo bisogno di una macchina che caricasse in aspirazione perché il prodotto che generalmente lavoriamo è ricco di principio attivo e povero di eccipienti. Così, quando abbiamo acquistato la ZANASI 40, l’abbiamo voluta esattamente uguale a quella che avevamo osservato. Il salto di qualità è stato immediato. Se finivamo di produrre un lotto alle 10 del mattino, con i vecchi macchinari non eravamo in grado di ripartire prima del giorno successivo. ZANASI invece ci consente di ripartire alle 14. In questo modo abbiamo recuperato giorni e giorni di produzione. In definitiva, è grazie alle tecnologie IMA Active che abbiamo elevato la nostra capacità a un livello di qualità e innovazione paragonabili a quelli delle grandi aziende farmaceutiche”.