Il 17 febbraio scorso, la casa farmaceutica statunitense Bristol Myers Squibb (BMS), che ha sede a New York, ha comunicato i risultati dello studio Poetyk Pso-2, il secondo di fase 3 condotto per valutare l’efficacia di deucravacitinib nella cura dei malati di forme da moderate a gravi di psoriasi a placche. Il farmaco, assunto per via orale, è un inibitore selettivo della tirosin-chinasi 2 (Tyk2) ed è stato somministrato una volta al giorno con dosaggio di 6 mg.

BMS ha annunciato che il trial ha raggiunto i due obiettivi co-primari rispetto al placebo. Infatti, dopo 16 settimane di trattamento, un numero statisticamente significativo di pazienti ha conseguito un Psoriasis Area and Severity Index (PASI) di 75, cioè un miglioramento di almeno il 75% del Pasi basale, e una situazione di pelle libera o quasi libera (sPGA 0/1) nello static Physician’s Global Assessment (sPGA).

Sempre secondo il comunicato del produttore di farmaci, lo studio ha ottenuto anche il raggiungimento degli importanti obiettivi secondari. In particolare, i risultati emersi dimostrano la superiorità di deucravacitinib, somministrato con un dosaggio di 6 mg una volta al giorno, rispetto ad apremilast, nei pazienti che hanno raggiunto Pasi 75 e sPGA 0/1 dopo 16 settimane di trattamento. Il profilo di sicurezza complessivo è rimasto invariato rispetto ad altri dati già conseguiti in precedenza. 

Bms ha dichiarato che: “Questo rappresenta un importante passo per più di 100 milioni di persone che convivono con la psoriasi in tutto il mondo, molte delle quali rimangono sotto-trattate e hanno necessità di nuove terapie orali efficaci”. I dati positivi emersi dal primo studio di Fase 3 su deucravacitinib, Poetyk Pso-1, erano già stati divulgati nel mese di novembre del 2020. I nuovi risultati verranno comunicati in modo più completo e dettagliato in un prossimo congresso medico dopo che la società statunitense avrà completato l’analisi di Poetyk Pso-2.

Samit Hirawat, Executive vice president, chief medical officer e global drug development di Bristol Myers Squibb. ha affermato: “I dati incoraggianti osservati ad oggi suggeriscono che deucravacitinib può diventare un’importante opzione di trattamento orale per le persone affette da psoriasi. Siamo impazienti di discutere con le autorità sanitarie i risultati degli studi registrativi Poetyk Pso-1 e Poetyk Pso-2, con l’obiettivo di rendere disponibile questa nuova terapia il più presto possibile a coloro che soffrono di questa grave malattia”.