Oltre 260 milioni di sterline (pari a circa 304 milioni di euro): a tanto ammonta la multa comminata dalla Competition and Markets Authority (CMA) britannica a varie aziende farmaceutiche accusate di aver stretto accordi per alzare i prezzi dei medicinali forniti al National Health Service (NHS).

Al centro dell’azione avviata dal CMA soprattutto le forniture delle compresse di idrocortisone (in particolare i dosaggi da 10 e 20 mg), che in dieci anni hanno visto salire il prezzo di oltre 10mila volte rispetto al prezzo dell’originator, per una spesa da parte del NHS che si è impennata dalle 500mila sterline del 2008 agli oltre £80 milioni del 2016. 

Questo tipo di dinamica, indica l’indagine condotta dall’antitrust britannico, avrebbe riguardato in particolare le aziende Auden Mckenzie e Actavis UK (ora diventata Accord-UK). Auden Mckenzie avrebbe anche cercato di proteggere il proprio vantaggio competitivo di solo fornitore per questo tipo di medicinale, pagando i potenziali concorrenti (AMCo/ora Advanz Pharma e Waymade) per rimanere fuori dal mercato. Actavis UK avrebbe continuato a retribuire AMCo anche dopo aver rilevato le vendite di idrocortisone, nel 2015.

Questi sono senza dubbio tra gli abusi più seri che abbiamo rilevato negli ultimi anni – ha dichiarato il Chief Executive di CMA, Andrea Coscelli -. Le azioni di queste aziende sono costate centinaia di milioni di sterline al NHS, e quindi ai contribuenti. In pratica, il NHS a un certo punto si è trovato a pagare oltre 80 sterline per una confezione di compresse che prima costava meno di 1 sterlina. La nostra multa serve da monito per altre aziende farmaceutiche che intendano sfruttare l’NHS”. La decisione dell’antitrust apre anche le porte a una possibile richiesta di risarcimento del danno subito da parte di NHS.

I dettagli delle multe

Guardando più nel dettaglio alle misure che hanno toccata le varie società, ad Accord-UK (insieme alle aziende capogruppo Intas e Accord, per il periodo di loro proprietà, e ad Allergan, del cui gruppo faceva ancor prima parte) è stata comminata una multa di £155 milioni di sterline, in relazione agli aumenti di prezzo dell’idrocortisone che hanno avuto luogo nel periodo 2008-2015. In quegli anni la commercializzazione delle compresse di idrocortisone nel Regno Unto era appannaggio di Auden Mckenzie, azienda acquisita da Actavis UK (poi diventata Accord-UK), che ha quindi assunto la responsabilità anche per le condotte precedenti.

Il prezzo di una confezione di compresse da 10 mg è salito dai 70 pence dell’aprile 2008 alle 88 sterline di marzo 2016, mentre quello della confezione da 20 mg di idrocortisone è passato da £1.07 a £102.74. I prezzi hanno puoi iniziato gradualmente a scendere, pur rimanendo a un livello superiore rispetto agli altri, dopo l’entrata sul mercato di aziende concorrenti.

Altri 66 milioni di sterline di multa sono stati comminati ad Accord-UK e Allergan per le pratiche anitcompetitive volte a retribuire due aziende potenziali concorrenti per non entrare nel mercato con le proprie versioni generiche dell’idrocortisone. Più in particolare, Auden Mckenzie  avrebbe effettuato pagamenti mensili ad AMCo e Waymade per un totale, rispetivamente, di 21 milioni e 1.8 milioni di sterline.  Anche Advanz (con la sua precedente capogruppo Cinven) e Waymade sono state multate per le attività di collusione a loro carico, rispettivamente per un totale di £43 milioni e £2.5 milioni.