Il progetto europeo I3Lung, che ha da poco preso il via, vede protagonista l’Italia, grazie al coordinamento dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e alla presenza anche di ML Cube, spin-off del Politecnico di Milano focalizzata nell’implementazione della nuova piattaforma d’intelligenza artificiale su cui verte il progetto, Istituto Europeo di Oncologia  e Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri 

Al centro del progetto, che avrà durata quinquennale e un budget di 10 milioni di euro, vi è l’uso dell’intelligenza artificiale (AI) per creare uno strumento decisionale all’avanguardia per aiutare medici e pazienti nella selezione del miglior trattamento immunoterapico del tumore al polmone, personalizzato per ciascun paziente.

Svilupperemo uno strumento decisionale condiviso con i pazienti con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita e la sopravvivenza dei nostri malati”, spiega Arsela Prelaj, coordinatrice del progetto, oncologa dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e dottoranda in Bioingegneria del Politecnico di Milano. Per il direttore del Dipartimento di Oncologia Medica ed Ematologia, Filippo de Braud, la moderna tecnologia consente di ottenere moltissime informazioni sulla biologia dei tumori, ma è necessario sviluppare appropriati strumenti di analisi dei dati per riuscire a valutare tutte queste informazioni contemporaneamente nella loro complessità e ottenere così una visione d’insieme.

Il progetto prevede di coinvolgere duemila duecento pazienti, di cui verranno raccolte le caratteristiche cliniche, le immagini radiologiche e le caratteristiche del tumore, a livello di sei diversi centri clinici di eccellenza per la cura del tumore polmonare in Italia, Germania, Spagna, Grecia, Israele, USA. Sono previste anche analisi genomiche all’avanguardia sui tessuti tumorali, e il ricorso a metodologie di machine learning e di deep learning, per analizzare la grande quantità di informazioni così raccolte. I dati saranno utilizzati per sviluppare una piattaforma europea per permettere a medici e pazienti di utilizzare le informazioni disponibili per selezionare il trattamento che risponda alle esigenze specifiche di ciascun malato. 

La squadra del Politecnico di Milano che unisce esperti di informatica e di ingegneria biomedica ambisce a studiare insieme ai partner medici se e come l’AI può diventare un attore nel complesso percorso di selezione della terapia – ha sottolineato la docente del Politecnico Alessandra Pedrocchi. – L’obiettivo è sviluppare soluzioni intelligenti capaci di accuratezza e precisione. Un’intelligenza artificiale che sia spiegabile, comprensibile e degna di fiducia e non la nuova sfera di cristallo del XXI secolo“. 

Alessandro Nuara, CTO di ML cube, ha indicato l’obiettivo sarà garantire valore a tutti gli stakeholders e assicurare un alto livello di interazione tra la comunità scientifica, la comunità medica e i pazienti ai quali l’intero percorso è rivolto. “L’AI sarà resa fruibile attraverso una piattaforma integrata all’interno di una articolata architettura e attraverso device di uso quotidiano che potenzieranno la relazione con il paziente”.

L’adozione di una prospettiva multidisciplinare permetterà di approfondire il modo in cui questi modelli predittivi possono supportare la scelta condivisa di medici e pazienti rispetto ai trattamenti del tumore al polmone. Nello specifico, verrà studiato come il personale sanitario utilizzi ed elabori questo tipo di informazioni al fine di scegliere la migliore terapia per i pazienti. Inoltre, verrà creato un supporto decisionale per i pazienti in modo da informarli riguardo ai trattamenti disponibili, raccogliendo le loro preferenze in un’ottica di miglioramento della consapevolezza e del coinvolgimento del paziente nel processo decisionale”, ha aggiunto Gabriella Pravettoni, direttrice della Divisione di Psiconcologia dello IEO.

L’Istituto Mario Negri, infine, condurrà l’analisi del profilo metabolomico del tumore, caratteristica che è legata alla crescita del tumore e alla sua risposta o resistenza ai trattamenti, come spiega Massimo Broggini, responsabile del Laboratorio di Farmacologia Molecolare, che collaborerà con l’Unità di Bioindicatori Proteici e Metabolici.