La Transferable Exclusivity Extension (TEE), ovvero l’estensione trasferibile dell’esclusività, è la nuova proposta che giunge da EFPIA quale strumento a supporto della ricerca innovativa nella scoperta di nuovi farmaci antibiotici. Una proposta che secondo lo studio commissionato a Charles River Associates dalla Federazione europea dell’industria farmaceutica innovator potrebbe risolvere in modo sostenibile e permanente l’attuale stallo del modello economico alla base delle attività di R&D per questa classe di medicinali sul territorio europeo. 

La proposta di estensione trasferibile dell’esclusività prevede che gli sviluppatori dei nuovi antibiotici ritenuti eleggibili per l’accesso al programma possano beneficiare di un voucher per estendere il periodo di esclusività di uno dei loro prodotti, per un certo periodo di tempo. Il voucher potrebbe poi essere eventualmente venduto ad un’altra società, incentivando così la ricerca di successo nel campo dei nuovi antibiotici. Secondo la visione delineata nello studio, l’obiettivo potrebbe essere quello di portare ogni anno a mercato due nuovi antibiotici, nell’arco di un decennio. Ne consegue una stima di poter prevenire sul territorio europeo almeno 400 mila morti l’anno per fenomeni di antibiotico-resistenza. 

Lo studio ha preso in considerazione sei diversi paesi europei caratterizzati da diverse tipologie di mercato farmaceutico interno (Francia, Germania, Italia, Spagna, Grecia, Polonia), per ciascuno dei quali sono stati stimati i possibili risparmi che potrebbero derivare dall’entrata in campo di nuovi antibiotici incentivati tramite il meccanismo TEE, che è stato sviluppato sulla base di un approccio a cinque stadi (review della letteratura, sviluppo degli assunti base, raccolta dei dati su costi e benefici del TEE nei sei paesi, nove interviste mirate ad esperti e raccolta di altri input nel corso di un evento mirato). 

Tra i possibili benefici individuati dallo studio, a seguito dell’introduzione del TEE figurano una maggiore disponibilità di farmaci per i pazienti affetti da infezioni ospedaliere o complesse, un migliore supporto alle procedure chirurgiche e mediche in generale e una minore trasmissione delle infezioni tra la popolazione. Si potrebbe anche avere un impatto positivo a livello di valori assicurati, grazie alla disponibilità di trattamenti per gli incidenti gravi e di un più rapido ritorno al lavoro. 

Lo studio affronta anche al tema del possibile aumento di costi che si potrebbe avere a causa dell’impossibilità di rendere generici altri medicinali. Tema riguardo al quale viene ritenuta possibile una differenza significativa tra i risparmi di costi ottenuti tramite il TEE e i costi che i sistemi sanitari dovrebbero sostenere per estendere l’esclusività di un altro prodotto utilizzando il voucher.