È stato presentato al Grand Hotel di Rimini, in occasione della fiera internazionale Ecomondo dedicata alla transizione energetica e l’economia circolare, il 28° Rapporto Responsible Care di Federchimica curato dalla Federazione nazionale dell’Industria chimica. Il programma, nato in Canada nel 1984, attualmente è adottato da 70 Paesi nel mondo e nel 1992 è stato introdotto in Italia da Federchimica per incentivare le imprese del settore all’integrazione, nelle proprie strategie aziendali, delle dimensioni ESG (Environmental, Social and Governance). Più precisamente sono otto le aree prese in esame: sicurezza e salute, ambiente, sicurezza prodotti, economia circolare, energia e cambiamenti climatici, stakeholder engagement, digitalizzazione, security. Durante l’evento Paolo Lamberti, Presidente di Federchimica, coinvolgendo relatori di spicco in rappresentanza di istituzioni e organizzazioni sindacali, ha fatto notare il lavoro svolto dalla prima edizione del Rapporto andando poi a tracciare gli obiettivi futuri, esprimendo con determinazione l’auspicio che sempre più aziende del settore aderiscano al programma. All’incontro sono intervenuti Franco Bettoni (Presidente INAIL) a cui sono state affidate le conclusioni, Raffaele Cattaneo (Assessore all’Ambiente e Clima Regione Lombardia), Nora Garofalo (Segretaria Generale FEMCA-CISL) in rappresentanza di tutte le Organizzazioni Sindacali e Filippo Servalli, Presidente del Programma Responsible Care.

La sostenibilità a 360°

“Trent’anni fa questi temi e valori erano appannaggio di un ristretto numero di pionieri – ha dichiarato il Presidente di Federchimica Paolo Lamberti in apertura – Oggi lo scenario è completamente cambiato e la sostenibilità è intesa a 360 gradi. Include quindi aspetti sociali, ambientali e di governance. Coinvolge direttamente le funzioni aziendali apicali ed è un fattore chiave per la definizione della strategia delle nostre imprese. Quelle che non rispetteranno tutti i vari parametri ESG e altri avranno, ad esempio, un costo del capitale più alto e saranno più rischiose, con una maggiore difficoltà nell’accesso al credito. L’intervento concesso costerà di più rispetto alle imprese in linea con i parametri della sostenibilità”. Mettendo in luce i principali dati presenti nel rapporto con un’attenzione particolare a quelli riguardanti la sicurezza sul lavoro e dello sviluppo sostenibile, l’evento di presentazione del 28° Rapporto Responsible Care di Federchimica ha visto anche un momento dedicato alla premiazione dei migliori progetti di sostenibilità da parte delle imprese aderenti al programma. Quest’anno il prestigioso riconoscimento, consegnato dalle mani dell’assessore Raffaele Cattaneo, è stato assegnato a ERCA per il progetto “From grey we make green”, METLAC per lo sviluppo di vernici a ridotta impronta ambientale per imballaggi alimentari e a NIPPON GASES ITALIA per il progetto “Remote Job Safety Observations”.

Il principio delle “3 P”

Attraverso l’adozione dei principi guida le imprese che aderiscono al programma Responsible Care di Federchimica, attualmente 173 con 453 stabilimenti, perseguono valori e comportamenti orientati alla sicurezza, alla salute e all’ambiente, nell’ambito più generale della responsabilità sociale d’impresa sulla base delle “3 P”: Persone, Pianeta e Prosperità. “La transizione ecologica – ha aggiunto a questo proposito Paolo Lamberti – è uno strumento chiave purché non si perda di vista il rapporto tra costi industriali, benefici della collettività e tempi necessari per la sua piena e concreta attuazione. Occorre inoltre che tutte le parti del sistema sociale, in altre parole imprese, istituzioni, pubblica amministrazione, consumatori, associazioni, collaborino per la creazione e l’attuazione di strumenti regolatori ed economici coerenti, snelli, efficienti ed efficaci, passando da una situazione lineare del passato a una circolare. Mi rivolgo quindi alle istituzioni e delle organizzazioni sindacali. Le sfide che ci attendono sono estremamente impegnative e credo che lavorando tutti insieme, condividendo obiettivi e azioni, ciascuno nel rispetto del proprio ruolo, tutto questo, sarà un aspetto fondamentale per il nostro Paese”.

I dati del settore

Durante l’incontro sono stati mostrati e commentati numerosi dati, tra cui uno di partenza. L’industria chimica italiana investe il 2% del fatturato in salute, sicurezza, ambiente. In merito agli infortuni, l’incidenza nel settore è inferiore del 41% rispetto alla media manifatturiera. Dal 2010 il numero degli infortuni, a parità di ore lavorate, è diminuito del 40% e mostra un ulteriore calo (quasi il 12%) rispetto al 2019. L’osservazione di Paolo Lamberti. “Questi risultati sono frutto di un ingente impegno economico delle nostre imprese, che investono per sicurezza, salute e ambiente mediamente oltre il 2% del fatturato annuo, pari circa a un quarto degli investimenti totali. Un impegno testimoniato anche dalla proficua collaborazione con INAIL, in atto da oltre da 15 anni”. Il Rapporto dimostra anche l’impegno del settore sul fronte del consumo energetico. Rispetto al 1990, l’industria chimica ha migliorato la propria efficienza energetica del 60% a parità di produzione: un risultato rilevante e ben superiore all’obiettivo fissato dalla UE (32,5% entro il 2030). Ciò anche grazie a investimenti in cogenerazione, utilizzo di energie rinnovabili ed economia circolare. Dal 1990 le emissioni dirette di gas serra si sono ridotte del 62% e le emissioni in atmosfera sono diminuite in media di oltre il 95%, grazie a miglioramenti di processo e prodotto e all’adozione di nuove tecnologie. È stato poi sensibilmente ridotto, a parità di produzione, il consumo di acqua (-44%), in particolare di acqua dolce (-56%), più pregiata in quanto indispensabile per gli ecosistemi. Diminuisce anche la produzione di rifiuti (-3,4% in un anno) e migliora la loro gestione: il riciclo è la prima modalità di trattamento ed equivale a quasi il 30% del totale.

La versione integrale del 28° Rapporto Responsible Care di Federchimica è disponibile sul sito dell’associazione nella sezione Area Stampa (Pubblicazioni) oppure cliccando qui.