Che i vaccini anti-Covid andassero conservati e trasportati a temperature estremamente basse ha sorpreso solo i non addetti ai lavori. I quali sanno bene, invece, come sono sempre più numerosi i farmaci che necessitano del mantenimento della Cold Chain affinché i princìpi attivi non siano compromessi. Vaccini in generale, anticorpi monoclonali, prodotti biotech e altri di nuova generazione (già il 35% del mercato) rischiano infatti di perdere le proprietà terapeutiche se lungo la Supply Chain non è rispettata la catena del freddo. La considerazione vale non solo per le fasi di fabbricazione, ma anche per la distribuzione alla quale il prodotto viene affidato e che a questo scopo deve adottare le dovute precauzioni.

 

«La domanda di salute da parte di pazienti sempre più consapevoli trova una risposta nelle terapie personalizzate e nei farmaci biotecnologici. La loro corretta gestione e conservazione all’interno della catena distributiva assume una importanza sempre più rilevante per assicurarne la stabilità e l’efficacia terapeutica lungo tutto il suo ciclo di vita»

Giorgio Bruno – Presidente AFI

 

Internet of Things

Tuttavia, lungo la Cold Chain agisce una pluralità di soggetti, dai depositari che fanno magazzino per conto delle industrie ai grossisti che rivendono i prodotti, fino alle farmacie e agli ospedali che li dispensano. E monitorare il rispetto delle temperature nelle celle frigorifere e nei veicoli adibiti alla distribuzione, che può avvenire in più fasi, non è affatto semplice. In aiuto viene la tecnologia informatica resa ancora più performante dalle connessioni digitali di particolare efficacia grazie all’avvento del web e al diffondersi di quell’Internet of Things composto da sensori capaci di rilevare dati a distanza e di trasmetterli a un centro di controllo che li elabora rendendoli disponibili a una community.

Sorveglianza continua

È proprio questo che fa Cold Chain Platform, un inedito sistema gestito da Altea Up su cloud. Piattaforma digitale condivisa tra gli operatori della filiera, la CCP consente la corretta identificazione, tracciabilità e integrità dei farmaci per i quali è imposto il rispetto delle temperature end-to-end. Rilevando e scambiando i dati automaticamente con i dispositivi IoT, la nuova piattaforma individua all’istante eventuali inefficienze garantendo la governance della catena del freddo. Nel caso vengano rilevate anomalie, la CCP invia simultaneamente i necessari warning e alert. Con la Cold Chain Platform gli attori della filiera farmaceutica diventano proattivi evitando l’insorgere dei problemi mediante procedure che prevengono deviazioni. Interagendo sanno dove si trova il prodotto e che cosa succede, con la sicurezza del trasferimento tempestivo dell’informazione innanzitutto all’addetto al magazzino, al trasporto, alla distribuzione o ad altre fasi operative, in sostanza a chi ha la possibilità di intervenire per ripristinare le condizioni originarie.

Blindatura su Blockchain

Con i data logger e i Tag RF-id, che producono informazioni, ci si può facilmente integrare nella CCP che le elabora e le blinda su Blockchain. Per approfondire il tema della logistica del Pharma, le caratteristiche e i vantaggi offerti dalla Cold Chain Platform, NCF – Notiziario Chimico Farmaceutico in collaborazione con 01.Health e Altea Up ha redatto un nuovo white paper: “La Cold Chain del Farmaco, sotto controllo nel cloud”, dove vengono illustrati tutti i dettagli di questo inedito e innovativo sistema.

 

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