L’adrenoleucodistrofia cerebrale (CALD) rappresenta la forma più grave di adrenoleucodistrofia (ALD), un raro disturbo metabolico collegato al cromosoma X.

La CALD è una malattia neurodegenerativa progressiva che comporta la degradazione della mielina delle cellule nervose coinvolte nelle funzioni cognitive e nel controllo neuro-muscolare
L’adrenoleucodistrofia è causata da mutazioni nel gene ABCD1 nel cromosoma X. La forma cerebrale è la più grave in quanto determina la degradazione della mielina delle cellule nervose coinvolte nelle funzioni cognitive e nel controllo neuro-muscolare

L’ALD è causata da mutazioni nel gene ABCD1 che influiscono sulla produzione della proteina dell’adrenoleucodistrofia (ALDP) e successivamente provocano l’accumulo tossico di acidi grassi a catena molto lunga (VLCFA) primariamente nella corteccia surrenalica e nella sostanza bianca del cervello e del midollo spinale. Si stima che nel mondo colpisca un neonato maschio su 21.000.

CALD

Circa il 35-40% dei ragazzi affetti da ALD sviluppa la CALD.

La CALD è una malattia neurodegenerativa progressiva che comporta la degradazione della mielina, la guaina protettiva delle cellule nervose nel cervello coinvolte nelle funzioni cognitive e nel controllo neuro-muscolare.

I sintomi della CALD di solito si manifestano nella prima infanzia e, se non trattati, progrediscono rapidamente con conseguente grave perdita delle funzioni neurologiche e infine decesso nella maggior parte dei pazienti.

Attualmente, l’unica opzione terapeutica per i pazienti affetti da CALD è l’allo-trapianto che può essere efficace se eseguito precocemente durante l’evoluzione della CALD.

Le potenziali complicazioni dell’allo-trapianto, che possono essere fatali, includono il fallimento e il rigetto del trapianto, la GvHD e infezioni opportunistiche, in particolare nei pazienti che si sottopongono al trapianto con cellule da donatore compatibile non familiare.

Screening neonatale per l’ALD

La diagnosi precoce della CALD è importante, in quanto l’esito del trattamento varia in base allo stadio clinico della malattia al momento del trapianto. Lo screening neonatale per l’ALD rappresenta quindi un fattore critico per la diagnosi precoce e il successo terapeutico del trattamento.

Negli Stati Uniti, lo screening neonatale per l’ALD è stato aggiunto al Pannello di screening universale raccomandato nel febbraio 2016, ma attualmente risulta attivo solo in un numero limitato di Stati.

Nei Paesi Bassi, il Ministro della Salute ha approvato l’aggiunta dell’adrenoleucodistrofia nel programma di screening neonatale e un progetto pilota è iniziato nel 2019.