La fibrosi cistica (FC) è una malattia genetica autosomica recessiva, rara, invalidante, dovuta a mutazioni del gene Cystic Fibrosis Transmembrane Regulator (CFTR) che causano l’assenza o la disfunzione del regolatore proteico della conduttanza transmembrana nella fibrosi cistica, una proteina della membrana cellulare delle cellule epiteliali delle vie aeree, del sistema digerente, dei canali deferenti e delle ghiandole sudoripare che funge da canale di trasporto di ioni cloruro e che riveste un ruolo fondamentale nella produzione degli escreati (espettorato, succhi digestivi, sudore).

La fibrosi cistica è una malattia genetica
La fibrosi cistica è una malattia genetica autosomica recessiva

La malattia si manifesta con anomalie nella secrezione del cloro e conseguente formazione di muco denso e viscoso per l’aumentato riassorbimento dell’acqua e del sodio. Questo muco secco si accumula e provoca l’ostruzione dei dotti principali di diversi organi come i polmoni e il pancreas.

Gli organi così non svolgono le loro funzioni e risultano danneggiati.

In particolare, la fibrosi cistica interessa quasi tutte le ghiandole esocrine in vari modi:

  • le ghiandole trachebronchiali e le ghiandole di Brunner possono presentare anomalie anatomiche e produrre secrezioni in quantità eccessive
  • il pancreas, la colecisti e i dotti biliari all’interno del fegato, le ghiandole intestinali e le ghiandole sottomandibolari possono essere progressivamente ostruiti da muco vischioso o solido
  • la parotide, le piccole ghiandole salivari e le ghiandole sudoripare, pur avendo un aspetto normale, possono secernere eccessive quantità di cloro e di sodio.

Perché la fibrosi cistica si manifesti, è necessaria la presenza di un allele doppio recessivo. Le mutazioni del gene CFTR che stanno alla base della fibrosi cistica possono essere di diverso tipo. Se un individuo eredita da ciascun genitore un allele mutato per la fibrosi cistica, ma con mutazioni diverse in ciascun allele, si parla di eterozigote composito. Anche questo individuo manifesterà la malattia. Gli eterozigoti, invece, non saranno affetti da fibrosi cistica, ma saranno immuni dagli effetti della febbre tifoide (vantaggio a favore dell’eterozigote), il che spiega la diffusione della mutazione.

La più frequente è la delezione di tre nucleotidi che si traduce nella perdita di fenilalanina nella posizione 508 della proteina.

Le forme più gravi della malattia sono legate a mutazioni nonsense che determinano l’interruzione nel codice genetico e l’arresto prematuro della sintesi del CFTR, causando la formazione di una proteina corta e non funzionante.

La fibrosi cistica si presenta con manifestazioni cliniche variabili anche in individui con le stesse mutazioni sul gene CFTR a seconda dell’influenza esercitata dall’ambiente e da eventuali geni modificatori.

Apparati coinvolti dalla fibrosi cistica

Le secrezioni dense, disidratate e poco fluide prodotte dalla fibrosi cistica alterano le funzioni degli apparati che contengono dotti attraverso i quali passano gli escreati, quindi, soprattutto, l’apparato respiratorio e quello digerente, e li danneggiano.

Le ossa possono essere  povere di calcio e presentare osteopenia e osteporosi a causa della malnutrizione e delle terapie cortisoniche spesso usate per il controllo dei sintomi respiratori. Altre conseguenze dei trattamenti possono coinvolgere i reni fino a portare alla malattia renale cronica dialisi-dipendente

Sintomi della fibrosi cistica a carico dell’apparato respiratorio

Un’alterazione caratteristica delle vie aeree è la bronchiectasia (dilatazione flaccida e irreversibile dei bronchi).

L’ostruzione parziale o completa di alcuni bronchi può causare anche iperfinlazione polmonare, enfisema ostruttivo o atelettasia.

Infiammazioni e infezioni di bronchi e polmoni secondarie sono ricorrenti e peggiorano la bronchiectasia con riduzione della clearance mucociliare ed emottisi e quindi possibile ipossia. Le infezioni più frequenti sono sostenute da Pseudomonas aeruginosa e da Staphylococcus aureus. L’infiammazione può essere dovuta anche ad aspergillosi allergica da Aspergillus fumigatus.

Le alte vie respiratorie possono essere interessate da rinosinusite cronica, mucocele o poliposi nasale.

Sintomi della fibrosi cistica a carico dell’apparato digerente

L’ostruzione dei dotti del pancreas determina il mancato riversamento degli enzimi pancreatici nell’intestino e quindi rende incompleta la digestione. Ne derivano diarrea persistente e steatorrea, malnutrizione e quindi crescita inadeguata dei bambini. L’attivazione degli enzimi all’interno del pancreas, invece, causa pancreatite. Inoltre, il danno pancreatico, a lungo andare, può dare diabete.

A livello dell’intestino, le secrezioni dense possono dare ostruzione intestinale anche alla nascita (ileo da meconio).

Anche i dotti biliari possono essere ostruiti nella fibrosi cistica. Il ristagno della bile nel fegato può portare cirrosi epatica con ipertensione portale che, in alcuni casi richiede trapianto di fegato. Il ristagno della bile nella cistifellea, invece, può causare calcolosi biliare.

Sintomi della fibrosi cistica a carico delle ghiandole sudoripare

La pelle salata è un sintomo molto suggestivo di fibrosi cistica. La sudorazione eccessiva può causare sindrome da perdita di sali. Gli eventi acuti richiedono un intervento tempestivo soprattutto nella prima infanzia. La sindrome da perdita di sali può essere prevenuta con una supplementazione abituale di sale alimentare.

Sintomi della fibrosi cistica a carico dell’apparato riproduttivo

Negli uomini con fibrosi cistica i dotti deferenti possono presentare alterazioni anatomiche e causare infertilità. Questa può essere dovuta anche ad azoospermia ostruttiva da atresia bilaterale dei dotti deferenti.

Nelle donne affette da FC, la viscosità delle secrezioni cervicali può determinare irregolarità delle mestruazioni e ipofertilità.

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