La terapia mucolitica inalatoria in polvere a base di mannitolo per la fibrosi cistica Bronchitol® è disponibile in Italia.

Bronchitol di Chiesi si contraddistingue per maggiore comodità e rapidità di somministrazione rispetto alla terapia aerosolica. Contribuisce così ad aumentare l’aderenza alla terapia e migliorare la qualità di vita dei pazienti.

È disponibile in Italia una nuova terapia mucolitica inalatoria a base di mannitolo in polvere
È disponibile in Italia una nuova terapia mucolitica inalatoria a base di mannitolo in polvere

Una nuova possibilità di cura è offerta alle persone affette da Fibrosi Cistica: si tratta di una terapia mucolitica inalatoria a base di mannitolo in polvere (Bronchitol), commercializzata da Chiesi per rispondere all’esigenza dei pazienti di avere a disposizione una terapia non soltanto efficace e ben tollerata nel lungo periodo, ma anche maneggevole nell’utilizzo quotidiano e con una maggiore velocità di somministrazione rispetto alla terapia aerosolica.

«La terapia inalatoria è stata una delle rivoluzioni più importanti per il miglioramento della cura della fibrosi cistica, in quanto consente una migliore nebulizzazione del farmaco per raggiungere le vie aeree più profonde dove si concentra il muco più denso –spiega Valeria Raia, presidente della Società Italiana per lo Studio della Fibrosi Cistica (SIFC). – Grazie a terapie efficaci, ben tollerate ed eseguite in maniera corretta e costante nel tempo, i bambini che nascono con questa malattia hanno oggi la possibilità di diventare adulti in buona salute e di avere una qualità di vita al pari dei loro coetanei. La velocità di somministrazione e la rapidità d’azione del farmaco rappresentano elementi fondamentali per far sì che il paziente percepisca il beneficio della cura che sta facendo e aumenti il grado di aderenza alla terapia».

La SIFC è la Società Italiana Fibrosi Cistica il cui Congresso nazionale si svolgerà a Napoli a partire dal 23 novembre 2017.

Obiettivi del mucolitico in polvere a base di mannitolo per la fibrosi cistica

«Lavorare nel campo delle malattie rare rappresenta una sfida e una grande responsabilità nei confronti dei pazienti e dei medici che li hanno in cura – dichiara Raffaello Innocenti, direttore generale di Chiesi Italia. – Con specifico riferimento alla fibrosi cistica, l’impegno di Chiesi si concentra sull’obiettivo di mettere a disposizione soluzioni terapeutiche nuove e sempre più a misura di paziente, consapevoli che in gioco non c’è soltanto la sopravvivenza, ma anche una migliore qualità della vita delle persone che nascono con questa grave malattia genetica».

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