A livello di start-up, come avviene il licensing out dei progetti verso le grandi aziende, quali sono le forme di accordo preferite? «Dipende dal livello di sviluppo. Noi siamo un’isola abbastanza felice, grazie alla presenza di grandi aziende sul territorio regionale – cito Novartis, Esaote, Kedrion, Menarini – che investono in ricerca e sviluppo e con le quali è possibile avere una interlocuzione diretta. Cosa più semplice che andare a parlare con le capogruppo all’estero. Le modalità iniziali con cui si interagisce sono più basic, magari il co-finanziamento di progetti di ricerca, o di borse di dottorato o di ricerca per il personale coinvolto. Anche così diamo un futuro alla ricerca, creando canali che, se vi sono i presupposti, possono svilupparsi adeguatamente con la massima efficienza e flessibilità».

TLS dispone anche di un comitato indipendente di esperti industriali per la scelta dei progetti. Come funziona? «Abbiamo coinvolto una rete di esperti internazionali che avessero un’esperienza a cavallo tra mondo accademico e dello sviluppo industriale. I progetti che ci vengono sottoposti, infatti, sono spesso più carenti dal punto di vista dello sviluppo dell’idea imprenditoriale che da quello tecnico-scientifico. I criteri sono molto stringenti. Non abbiamo mai avuto, per fortuna, pressioni per riempire gli spazi. Nel caso di progetti immaturi, abbiamo cercato di aiutarli fino a farli diventare più interessanti, soprattutto per i potenziali investitori, indipendentemente dal fatto che possano essere oggetto, fin da subito, di attività di incubazione. È il caso, ad esempio, di un vaccino antitumorale sviluppato dal dottor Correale e dalla prof.ssa Cusi dell’Università di Siena, che stanno ultimando uno studio clinico di fase 1-2 indipendente, finanziato con fondi di ricerca pubblici e privati. Lo studio è stato approvato dal Ministero tramite l’Istituto superiore di sanità. Lo scoglio più grosso è stato sostenere il costo – 100mila euro circa – necessario per la produzione del peptide in GMP per lo studio clinico che è stato coperto da un finanziamento di ricerca della Fondazione Mps. Come dicevo prima, l’obiettivo è quello di non permettere che ricerche con grandi potenzialità siano lasciate a uno stato di sviluppo non adeguato».

Avete anche una attività sinergica con la Regione Toscana per il servizio di valorizzazione alla ricerca. Come sta funzionando? «La Regione ci ha delegato dal punto di vista tecnico per implementare azioni di monitoraggio, tutoring e valorizzazione di attività di ricerca finanziate dalla Regione stessa. Con questi obiettivi è nato, su impulso dell’allora assessore Enrico Rossi, oggi governatore, l’Ufficio per la Valorizzazione della Ricerca biomedica e farmaceutica (UVaR), Questo è stato uno dei primi step propedeutici alla nascita del Distretto, una struttura snella, efficiente e bilanciata: da una parte le imprese, dall’altra il mondo della ricerca pubblica, nel mezzo un soggetto come TLS che agisce da facilitatore. L’obiettivo è quello di creare reti di relazioni per favorire attività di ricerca e sviluppo congiunte. La Regione ha visto nei distretti uno strumento in grado di indicarle i bisogni che arrivano direttamente dalle imprese e dai gruppi di ricerca del territorio, in modo che si possano mettere a punto delle azioni ad hoc, capaci di far incontrare la domanda e l’offerta guardando, ovviamente, oltre il mercato regionale. Oggi al Distretto toscano Life Sciences hanno aderito le università, le scuole superiori e oltre 100 imprese, distribuite prevalentemente negli ambiti biotech, farmaceutica e dispositivi medici, ma con molti casi interessanti di ICT applicato e nutraceutica e con una forte complementarietà strategica dei poli di Firenze, Pisa e Siena; oltre 11.000 addetti, di cui circa 1.400 impegnati in R&S, un fatturato che supera i 5,2 miliardi di euro e un portafoglio di 775 brevetti. Insieme alla Regione, stiamo lavorando per far crescere il Distretto, dare attuazione ai bisogni delle imprese e della ricerca e sviluppare la naturale vocazione internazionale del settore».