SIFO_NASUn recente studio pubblicato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano mostra che tra il 2006 e il 2013 un ospedale italiano su dieci ha subito un furto di farmaci con un perdita media, per ogni furto, di 330 mila euro: un fenomeno che ha ricadute dirette sulla Sanità Pubblica e sui cittadini. Per tentare di arginarlo e offrire un supporto alle strutture ospedaliere italiane, SIFO – Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie – e i Carabinieri dei NAS hanno redatto un vero e proprio decalogo per la prevenzione e la gestione dei furti dei farmaci, diviso in cinque azioni preventive e cinque azioni correttive.

Decalogo SIFO – NAS, Azioni Preventive e Azioni Correttive:

  1. Dotare la farmacia di allarmi, telecamere a circuito chiuso e degli ausili necessari per la prevenzione dei furti (porta blindata, inferriate e la serratura di tipo europeo che necessita di codice per effettuarne la copia, etc.). Prevedere la vigilanza di una guardia giurata per il controllo specifico dell’accesso in farmacia;
  2. Individuare un’unica area di immagazzinamento dei farmaci costosi in un’area interna dell’ospedale, dover poter utilizzare tutti gli accorgimenti idonei alla protezione dai furti, compresi la chiusura a chiave di armadi e/o frigoriferi e del locale stesso. L’area dovrà essere ben protetta e ad accesso limitato e dovranno essere responsabilizzate le figure interne perla gestione, il controllo e la vigilanza.
  3. Limitarsi ad acquisti contenuti e frequenti per i farmaci costosi oggetto di furti (compatibilmente alle esigenze cliniche);
  4. Limitare l’accesso ai locali della farmacia al personale esterno (corrieri ecc.) per evitare perlustrazioni a scopo di furto, celate da false motivazioni. Eventualmente destinare al ricevimento dei farmaci un’area separata da quella di immagazzinamento. In questo modo si potrà evitare a personale esterno di avere una panoramica della quantità e valore dei farmaci giacenti nella struttura. (Linee guida in materia di buona pratica di distribuzione dei farmaci, D.M. 06.07.1999, nonché del D.P.R. 14.01.1997 – Requisiti minimi strutturali);
  5. Se possibile, stipulare specifiche polizze assicurative contro i furti;
  6. Effettuare tempestiva denuncia ai Carabinieri/NAS, indicando farmaci quantità e lotti sottratti;
  7. Effettuare tempestiva comunicazione alle Direzioni Sanitaria e Generale;
  8. Effettuare tempestiva comunicazione alle Case Farmaceutiche che vi hanno fornito i farmaci;
  9. Dare risonanza della tipologia dei farmaci rubati e dei lotti a tutti i colleghi tramite sito SIFO;
  10. Prestare attenzione perché in alcune sedi il furto si è ripetuto dopo alcune settimane (specialmente se il furto non è stato totale). La necessità di riapprovvigionarsi dopo il furto potrebbe essere considerata dai malviventi un’ulteriore opportunità per reiterare il furto.

II decalogo è stato stilato dai membri del Consiglio Direttivo SIFO, Piera Polidori e Isidoro Mazzoni, e dai NAS.