Oltre 200 miliardi di dollari all’anno. A tanto ammonta, secondo dati Ocse, il valore del mercato dei farmaci contraffatti, una vera e propria emergenza che impatta sulla salute del consumatore, che, affidandosi a canali distributivi non vigilati, rischia di assumere medicinali non sicuri.
Tanti e differenti i rischi: farmaci privi di principio attivo o con concentrazioni differenti da quelle dichiarate; presenza di eccipienti non conformi o di impurità; prodotti mal conservati (per esempio per interruzione della catena del freddo), solamente per citare i principali.
Il ruolo del farmacista ospedaliero nella lotta alla contraffazione dei medicinali
Il farmacista ospedaliero – potendo, per competenza, svolgere, insieme agli enti regolatori, ispezioni a farmacie territoriali, parafarmacie, depositi e grossisti – può aiutare a tenere sotto controllo il fenomeno della contraffazione. Le ispezioni hanno l’obiettivo di verificare che le strutture sanitarie siano regolarmente condotte e gestite, ma rappresentano anche un importante momento di confronto e di dialogo tra o farmacisti del Sistema sanitario e i colleghi delle farmacie private convenzionate, i quali con la loro presenza capillare nel
territorio possono fare attività di formazione e informazione nei confronti dei cittadini anche
sui rischi degli acquisti online.
Dalle ispezioni un aiuto a migliorare il servizio offerto al cittadino dalle farmacie convenzionate
Durante il 39° Congresso nazionale di Sifo – Società dei farmacisti ospedalieri e dei servizi farmaceutici delle aziende sanitarie – è stato presentato uno studio realizzato da Chiara Cannizzo – specializzanda in Farmacia ospedaliera – sull’attività di vigilanza svolta da una Asp siciliana. I dati delle ispezioni biennali indicano un netto miglioramento tra i dati raccolti nel 2014-15 e quelli del 2016-17. In particolare, le violazioni individuate nelle farmacie risultano ridotte dell’85,7% a distanza di due anni.
«Il verbale di ispezione non deve essere considerato uno strumento sanzionatorio, ma
come un momento di crescita professionale finalizzato a migliorare il servizio sanitario
erogato ai cittadini», dice Ignazia Poidomani, componente del Consiglio direttivo e tesoriere di Sifo.
Per un e-commerce più sicuro
Altro importante compito che spetta al farmacista che opera nei Servizi farmaceutici territoriali delle Aziende sanitarie è la verifica delle autorizzazioni per la vendita online dei farmaci (Sop e Otc) da parte delle farmacie.
Anche questo può rappresentare un aiuto a “fermare” la proliferazione di farmaci contraffatti, favorendo la vendita online di farmaci sicuri attraverso canali autorizzati dall’Autorità sanitaria locale o regionale.
L’impegno europeo per combattere la contraffazione
Sul fronte della lotta alla contraffazione continua il lavoro dell’hub Fakeshare (avevamo presentato il progetto in questo articolo), una piattaforma europea dedicata alla condivisione delle informazioni sui crimini farmaceutici che da alcuni anni ha permesso, di fatto, l’accesso alla banca dati dei furti di Aifa, istituita a fine 2013, grazie alla quale le informazioni su furti e smarrimenti di medicinali sono messe in rete e più facilmente consultabili.
«La comunicazione e la rete tra gli Stati è importante perché si tratta quasi sempre di prodotti di importazione, come dimostrano i numerosi sequestri, anche recenti, di cui si è avuta notizia (per fare un esempio l’operazione Pangea XI). La condivisione dei dati sta funzionando ma può funzionare ancora meglio se c’è l’impegno di un maggior numero di paesi», ha concluso Poidomani nel suo intervento al congresso di Sifo.