L’esperienza Quality Blitz Kaizen in Angelini
In un panorama industriale sempre più competitivo, la sfida all’eccellenza operativa si gioca sul fronte dei costi, della qualità e del servizio. Queste tre leve d’azione sono intrinsecamente legate: è ricorrente osservare come problematiche ricorrenti, legate a difetti di prodotto, pesano in maniera significativa sul conto economico delle aziende.
Nella realtà, tali difetti rappresentano solo l’apice di un iceberg, nascondendo un sommerso di problematiche legate alla variabilità dei processi, il cui peso è tale da superare di un ordine di grandezza quello dei tradizionali costi della non qualità. Ridurre la variabilità di processo è lo scopo del Quality Blitz Kaizen, partendo dall’assunto che i costi della non qualità di un processo aumentano al discostarsi dai target e al crescere della probabilità che ciò accada. Alla base di tale metodologia si ritrova il Design Of Experiment (DOE), rivisto dalla Galgano & Associati S.p.A. secondo l’approccio di Dorian Shainin, che gli conferisce caratteristiche di semplicità, praticità e universalità, abbinati all’efficacia dell’approccio statistico. L’aspetto innovativo del Quality Blitz consiste nel coniugare una selezione di tecniche statistiche, caratteristiche dei tradizionali approcci 6 sigma, incastonate all’interno di una road map di intervento che, “ascoltando” il processo, procede per eliminazione progressiva di fattori, fino a isolare le 2-3 potenziali variabili responsabili di almeno l’80% dell’effetto indesiderato. La potenza di questo approccio viene amplificata dalla focalizzazione sull’obiettivo di una squadra interfunzionale e consente di fornire in tempi ridotti (funzione dei cicli del processo, fino a una settimana) soluzioni a problemi complessi dell’ordine di ppm legati all’interazione di più fattori. L’esperienza Quality Blitz Kaizen in Angelini ha permesso di ridurre una perdita di efficienza per micro-fermate, legata a un problema di compresse rotte, da 200-300ppm a <10ppm, consentendo un incremento di 10 punti di OEE su una linea di confezionamento satura su 3 turni, maggior disponibilità di prodotto per la vendita, riduzione dei costi e incremento di affidabilità del processo produttivo.
Tito Picotti, Filippo Ventura – Angelini, Ancona