Fuorviante parlare di un aumento della spesa in dispositivi medici del 34%
Fuorviante parlare di un aumento della spesa in dispositivi medici del 34%
Assobiomedica: fuorviante parlare di aumento dispesa in dispositivi medici del 34%

Secondo il “Rapporto sulla spesa rilevata dalle strutture sanitarie pubbliche del SSN acquisto di dispositivi medici“, nei primi sei mesi del 2014 la spesa rilevata per l’acquisto di dispositivi medici da parte delle strutture sanitarie pubbliche del SSN è stata pari a 1.711 milioni di euro, segnando un aumento del 34% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (1.276 milioni di euro). 

C’è chi già ha lanciato l’allarme, ma per Assobiomedica parlare di un aumento della spesa in dispositivi medici  del 34% è fuorviante.

È importante che il Ministero della Salute abbia avviato un processo di monitoraggio della spesa e di trasparenza negli acquisti sanitari, e in particolare dei dispositivi medici, ma è altrettanto importante leggere bene i dati che emergono da questa analisi dei flussi” – dice l’Associazione. Bisogna infatti precisare che “il dato non fa riferimento all’andamento della spesa in sé, bensì all’aumento dei dati raccolti e delle strutture che li hanno trasmessi rispetto all’anno precedente. Il Rapporto del Ministero della Salute dà conto di una copertura pari al 95% delle strutture sanitarie, era 92% nel 2013, ma quella che va presa in considerazione è soprattutto la parte dei consumi di dispositivi medici effettivamente forniti dalle Asl. In Piemonte, per esempio, la spesa rilevata risulta aumentata del 100%, il che dimostra che l’anno precedente non era stata rilevata affatto”.

«Se si dovesse seguire la logica del confronto con l’anno precedente, continuando a confondere i dati rilevati con i consumi totali effettivi – ha dichiarato il presidente di Assobiomedica, Stefano Rimondi, – possiamo già anticipare che se l’anno prossimo il Ministero sarà nelle condizioni di rilevare tutti i dati da tutte le strutture sanitarie, ovvero il 100% dei consumi, risulterà un aumento degli stessi di oltre il 60%. E ciò sarebbe chiaramente un assurdo».