I risultati ad interim dello studio clinico ASPIRE su rFVIIIFc in pazienti con emofilia A indicano che i tassi di sanguinamento sono stati tanto bassi da permettere di mantenere o allungare gli intervalli di somministrazione del farmaco rispetto a quelli osservati durante gli studi clinici A-LONG e Kids A-LONG.

L’analisi ad interim dello studio ASPIRE offre risultati che contribuiscono a confermare l’efficacia e la sicurezza a lungo termine di rFVIIIFc come terapia per le persone con emofilia A
L’analisi ad interim dello studio ASPIRE offre risultati che contribuiscono a confermare l’efficacia e la sicurezza a lungo termine di rFVIIIFc come terapia per le persone con emofilia A

SOBI Swedish Orphan Biovitrum e il suo partner Biogen hanno annunciato  in un comunicato stampa che questi dati sono stati pubblicati nell’edizione online di Haemophilia, la rivista scientifica della World Federation of Hemophilia, European Association for Haemophilia and Allied Disorders, e Hemostasis & Thrombosis Research Society.

Lo studio ASPIRE su FVIIIFc

Lo studio di estensione di Fase III ASPIRE, in aperto, non-randomizzato, pluriennale, di estensione, ha arruolato persone che hanno completato gli studi cardine di Fase III A-LONG o Kids A-LONG, in particolare 211 soggetti di sesso maschile, di cui 150 (98%) hanno completato lo studio A-LONG e 61 (91%) lo studio Kids A-LONG.

L’endpoint primario è lo sviluppo di anticorpi inibitori.

Gli endpoint secondari comprendono: numero di episodi d’emorragia su base annua per soggetto, giorni di esposizione a rFVIIIFc e valutazione dei partecipanti della risposta al trattamento dell’episodio emorragico.

Al momento dell’analisi ad interim, il periodo mediano di trattamento nello studio ASPIRE è stato di 80,9 settimane nei partecipanti adulti e adolescenti che hanno completato lo studio A-LONG, e di 23,9 settimane in quelli in età pediatrica che hanno completato lo studio Kids A-LONG.

L’insorgenza di anticorpi inibitori (endpoint primario) non è stata riportata in nessuno dei due gruppi.

Per il periodo considerato dall’analisi ad interim di ASPIRE, il numero di sanguinamenti su base annua (annualized bleeding rates o ABR) negli adulti e adolescenti nei bracci in regime di profilassi personalizzata, settimanale e modificata sono stati rispettivamente di 0,66, 2,03 e 1,97. Anche peri bambini in regime di profilassi personalizzata sono stati registrati bassi tassi di sanguinamento, con un ABR complessivo mediano di 0,0 nei bambini al di sotto dei 6 anni e di 1,54 nei bambini di età compresa fra i 6 e i 12 anni. Questi risultati sono in linea con quelli ottenuti negli studi di Fase III A-LONG e Kids A-LONG.

In tutti i gruppi d’età, i risultati di sicurezza sono stati in linea con quelli della popolazione generale di soggetti con emofilia A. Non sono stati riferiti casi di reazioni allergiche gravi, né di formazione di eventi trombotici. Gli eventi avversi più comuni (con incidenza pari o superiore al 5%) hanno compreso naso-faringite (comune raffreddore), artralgia (dolore articolare) e infezioni del tratto respiratorio superiore.

Oltre ai risultati di efficacia e sicurezza, sono stati pubblicati anche i dati relativi alla frequenza delle infusioni in regime di profilassi per tutto il periodo considerato a partire dalla fine dello studio A-LONG. Degli adulti e adolescenti trattati in profilassi e che hanno continuato lo studio (n=128), il 72% ha mantenuto gli stessi intervalli di somministrazione, il 22% ha allungato quelli fra una somministrazione e quella successiva, mentre il 6% ha ridotto gli intervalli. I partecipanti allo studio di estensione potevano cambiare gruppo di trattamento in qualsiasi momento.

La durata mediana complessiva del trattamento, a partire dall’avvio degli studi A-LONG e Kids A-LONG e per tutto il periodo dello studio ASPIRE considerato al momento dell’analisi ad interim, è stata di 117,7 settimane per adulti e adolescenti e di 51,5 settimane per i bambini al di sotto dei 12 anni.

“Il disegno dello studio ASPIRE offre ai medici un alto livello di flessibilità nella somministrazione, allo scopo di riflettere le pratiche di trattamento in contesti real life” ha dichiarato Guy Young, Direttore dell’Hemostasis and Thrombosis Center dell’Ospedale pediatrico di Los Angeles.

rFVIIIFc

rFVIIIFc è una proteina di fusione ricombinante a lunga durata d’azione costituita dal fattore VIII della coagulazione – antiemofilico – connesso al dominio Fc dell’IgG1 umana, per soggetti con emofilia A. rFVIIIFc è stato sviluppato usando la tecnologia di fusione Fc Fusion che ha permesso di legare una molecola del fattore VIII con delezione del dominio B alla porzione Fc dell’immunoglobulina umana IgG1. Si ritiene che ciò consenta a rFVIIIFc di utilizzare una via naturalmente esistente nell’organismo per prolungare il tempo di emivita (tempo di permanenza in circolo).

La sottomissione della richiesta di autorizzazione all’immissione in commercio di rFVIIIFc è stata inoltrata all’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) nell’ottobre 2014 ed è attualmente in fase di revisione da parte dell’EMA. rFVIIIFc è approvato negli Stati Uniti, in Canada, in Australia e in Giappone, , dove è noto con il nome di Antihemophilic Factor VIII (Recombinant), Fc Fusion Protein, per la terapia di adulti e bambini con emofilia A.

La collaborazione tra Biogen e Sobi per sviluppare rFVIIIFc

Sobi e Biogen collaborano allo sviluppo e commercializzazione di rFVIIIFc per il trattamento dell’emofilia A. Sobi ha un diritto di esclusività sullo sviluppo finale e sulla commercializzazione del farmaco in alcuni territori di sua competenza (Europa, Nord Africa, Russia e alcuni mercati dei Paesi Medio-Orientali). Biogen detiene lo sviluppo di rFVIIIFc, i diritti di produzione e possiede diritti di commercializzazione in Nord America e in tutti le aree del mondo escluse quelle di pertinenza di Sobi.

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