Nel business del pharma non si corre proprio il rischio di annoiarsi! Archiviata la cessione dei generici a Teva (vedi articolo a pag. 108 di NCF di ottobre “Crescere con il carrello della spesa“), l’irlandese Allergan (produttrice, tra l’altro, del Botox e nata dalla recente fusione di Actavie e Allergan, vedi “Allergan, così si chiamerà l’azienda ottenuta dalla fusione tra Actavis e Allergan“) è ora in trattative per un possibile merger con Pfizer, un’operazione record che se si concludesse porterebbe alla creazione del più grande colosso farmaceutico mondiale, con una capitalizzazione di mercato da quasi 300 miliardi di dollari.
A rivelare l’esistenza di colloqui esplorativi Pfizer-Allergan è stato il Wall Street Journal, ma le voci sono state confermate dalla stessa Allergan che, in un comunicato precisa che si tratta di trattative amichevoli preliminari e che non è stato raggiunto alcun accordo.
Il matrimonio Pfizer-Allergan consentirebbe a Pfizer – reduce dalla recente acquisizione di Hospira (vedi articolo a pag. 92 di NCF di aprile “Alla ricerca di nuove energie“) completata il 3 settembre – di allargare ulteriormente il proprio business, nonché di ridurre le aliquote fiscali che in Irlanda sono notevolmente inferiori rispetto a quelle degli Stati Uniti (4,8% a fronte del 25,5%), alimentando le polemiche sulle aziende americane che cercano all’estero condizioni di tassazione meno gravose.