Secondo uno studio pubblicato su PLOS ONE, la proteina GJP3 potrebbe essere coinvolta nella genesi degli effetti collaterali delle statine

Gli effetti collaterali causati dalle statine sono spesso uno spiacevole inconveniente che i pazienti cardiopatici sottoposti a trattamenti ipo-colesterolemici con questa importante classe di farmaci devono fronteggiare. Il recente articolo pubblicato su PLOS ONE getta nuova luce su una possibile causa alla base di tale tossicità.

Secondo uno studio pubblicato su PLOS ONE, la proteina GJP3 potrebbe essere coinvolta nella genesi degli effetti collaterali delle statine
Secondo uno studio pubblicato su PLOS ONE, la proteina GJP3 potrebbe essere coinvolta nella genesi degli effetti collaterali delle statine

I farmaci simvastatina sale sodico e fluvastatina, hanno scoperto i ricercatori, interagiscono con un peptide della proteina gap junction GJC3, coinvolta nel rilascio dell’ATP. La proteina è espressa da molti tessuti del corpo e il suo ruolo nella trasmissione del segnale era finora rimasto ancora in gran parte da chiarire. Le ricerche, condotte dai ricercatori dell’università inglese di Warwick in collaborazione con i clinici dello University Hospital Coventry, del Warwickshire NHS Trust (UHCW) e del Tangent Reprofiling Limited, sembrano indicare il peptide della proteina GJC3 possa essere coinvolto anche nel legame di altre gap junction protein con molecole farmacologiche.

Un nuovo target molecolare

Nel lavoro pubblicato su PLOS ONE, i ricercatori descrivono la generazione di libreria virale di proteine cardiovascolari, creata a partire dall’mRNA ottenuto da pazienti sottoposti a chirurgia coronarica, e le interazioni a cui cloni hanno dato luogo se esposti al farmaco simvastatina e ad altre molecole attive sulle proteine gap junction. L’identificazione e caratterizzazione del nuovo sito di legame potrebbe aiutare ad aprire nuove vie per migliorare il profilo di tossicitĂ  delle terapie a base di statine.

“Le proteine gap junction sono importanti per formare i canali di comunicazione tra cellule e organi del corpo. Abbiamo dimostrato l’interazione di due statine usate in clinica con una parte importante della proteina GJC3, coinvolta nel rilascio di ATP, una molecola di segnale fondamentale per la risposta del corpo ai traumi e all’infiammazione”, ha dichiarato Andrew Marsh, ricercatore del dipartimento di Chimica dell’universitĂ  inglese.

Le statine agiscono inibendo l’enzima HMG-CoA reduttasi, coinvolto nella sintesi del colesterolo. Tra gli effetti collaterali più comuni dei trattamenti contro il colesterolo a base di statine vi sono la stanchezza cronica e il dolore muscolare, fino a comparsa di rabdomiolisi, che determina danni alle cellule muscolari con perdita di componenti e alterazione del corretto funzionamento della pompa Na+/K+ di membrana.