Trasparenza di trasferimenti di valore tra le industrie farmaceutiche, operatori sanitari e associazioni di categoria di pazienti. Arriva il Disclosure Code di EFPIA.

Un’opportunità per rafforzare il rapporto di fiducia con i cittadini. Così è visto il codice EFPIA (Federazione Europea delle Associazioni e delle Industrie Farmaceutiche) sulla trasparenza. Entro il 30 Giugno le 200 aziende afferenti a Farmindustria pubblicheranno i dati riferiti al 2015 relativi sia ai rapporti di collaborazione con i medici e le Organizzazioni Sanitarie, sia alla Ricerca e Sviluppo.

«Una scelta che le imprese del farmaco hanno fatto con piena convinzione, per rendere pubblici e trasparenti ai cittadini i rapporti con la classe medica, nella speranza che questo possa essere uno dei punti i partenza per aumentare la consapevolezza sul mondo fharma da parte dei cittadini e per evitare distorsioni», ha sottolineato Massimo Scaccabarozzi, presidente Farmindustria, durante la presentazione del Disclosure Code alla stampa, avvenuta alla presenza del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin.

«Le case farmaceutiche hanno bisogno della classe medica per quello scambio di conoscenze che permette lo sviluppo di nuovi farmaci».

Cos’è il Disclosure Code di EFPIA?

Il Codice sulla trasparenza (EFPIA – Disclosure Code) richiede a tutte le imprese associate a EFPIA o ad Associazioni nazionali a loro volta aderenti a EFPIA di pubblicare i rapporti intercorrenti con i medici (HCP – Healthcare Professionals) e le loro organizzazioni (HCO – Healthcare Oganisations).

Il Codice sarà applicato nei 33 Paesi europei aderenti a EFPIA e anche ai Paesi che decidono di adottarlo volontariamente. L’area geografica coperta va dal Portogallo alla Russia, dalla Turchia all’Islanda e dalla Grecia alla Scandinavia.

«Solamente USA e Francia prevedono per legge il codice sulla trasparenza», ha spiegato Scaccabarozzi.

Cosa sarà pubblicato?

Ogni azienda dovrà indicare il nome dei medici e delle organizzazioni con cui ha intrattenuto rapporti di valore rispetto ai seguenti temi:

  1. ricerca e sviluppo di nuovi farmaci attraverso gli studi clinici svolti negli ospedali, nelle università e nelle strutture sanitarie pubbliche e private;
  1. consulenze scientifiche;
  1. seminari e convegni scientifici, che offrono informazione e aggiornamento;
  1. supporto ai congressi e corsi ECM (Educazione continua in medicina) organizzati da strutture pubbliche, università, società scientifiche e provider accreditati ECM.

Il 70% dei medici ha dato il consenso alla pubblicazione del proprio nominativo. Per gli altri, in ottemperanza alla normativa sulla privacy, verrà fornito il dato da parte delle aziende in forma aggregata.

«Un’adesione estremamente positiva – ha commentato Cosimo Nume, responsabile area comunicazione FNOMCeO. – Il 30 giugno rappresenta un momento di grande importanza e per noi medici non è tanto un punto di partenza quanto un punto d’arrivo che concretizza ciò che già è scritto nel codice deontologico. Sono più che fiducioso, ha concluso, che arriveremo presto al 100% di consensi».

Un passo in avanti verso i cittadini per accorciare la distanza e la diffidenza che a volte li divide dal mondo del farmaco e delle imprese che lo producono, con la speranza che questi dati non vengano invece usati per veicolare messaggi distorti e fuorvianti.