La Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza (SIMA) presenta i voucher della salute per assicurare la continuità delle cure al termine dell’età pediatrica, dai 14 ai 22 anni.

I voucher sono da utilizzare come visite specialistiche in strutture convenzionate del Sistema Sanitario Nazionale.

La Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza (SIMA) propone i voucher della salute da utilizzare per le visite specialistiche di ragazzi da 14 a 22 anni in strutture convenzionate
La Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza (SIMA) propone i voucher della salute da utilizzare per le visite specialistiche di ragazzi da 14 a 22 anni in strutture convenzionate

Secondo i dati ISTAT 2015, in Italia oltre 300.000 pazienti tra i 15 e i 17 anni soffrono di almeno una patologia cronica (circa il 20% del totale dei giovani).

La maggior parte di loro (229.000, circa il 13%) è affetto da malattie allergiche, mentre 24.000 ragazzi (1,3%) soffrono di disturbi nervosi.

Nei prossimi 8 anni avremo circa 900.000 ragazzi di età compresa fra 15 e 22 anni affetti da malattie croniche che necessiteranno di una presa in carico specifica e adeguata da parte del SSN.

Per fare fronte a questa richiesta di cure e privilegiando gli aspetti di prevenzione primaria e l’attenzione anche all’adolescente sano, la Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza propone i voucher della salute e lancia una provocazione, un’operazione culturale di sanità pubblica: rendere consapevoli i ragazzi che hanno delle necessità sanitarie da soddisfare e che è fondamentale iniziare un percorso assistenziale.

I giovani, spiegano gli esperti SIMA, dovranno imparare a essere attivi sulla propria salute, bene assoluto da promuovere.

Nata sulla scia dei recenti Voucher della cultura, l’iniziativa dei voucher della salute coinvolge l’aspetto medico globale e si pone l’obiettivo di assicurare la continuità delle cure dei ragazzi al termine dell’età pediatrica, tra i 14 e i 22 anni.

«Abbiamo scattato una foto del reale – afferma Piernicola Garofalo, presidente SIMA – e ci siamo accorti con stupore che esiste una larga fascia di ragazzi sani per i quali il Sistema Sanitario Nazionale non prevede visite mediche. Il nostro intento è proprio quello di smuovere il SSN, che non incentiva i ragazzi a intraprendere un percorso di presa di consapevolezza della propria salute. Bisogna quindi fornire ai giovani gli strumenti assistenziali, colmare questo vuoto sanitario ed investire in “cultura della salute”. Dobbiamo aprire un fronte su un argomento che non trova lo spazio che merita e che manca a livello culturale e normativo. Abbiamo il dovere di tutelare la salute e di fare prevenzione, per far sì che gli adolescenti si prendano cura della propria salute. Per realizzare tutto questo è necessario assicurare continuità della copertura sanitaria».

I Voucher della Salute

Si tratta di un vero e proprio carnet di voucher da utilizzare come visite specialistiche in strutture convenzionate che ogni Regione potrà decidere di usare per le cure primarie sul territorio sia presso il pediatra sia presso il medico dell’adulto.

Il sistema dei voucher della salute prevede visite specialistiche che rispettino il principio di equità, mentre eliminano quello dell’uguaglianza. Le visite si potrebbero infatti utilizzare tutte nello stesso settore: ad esempio, dai disturbi dell’alimentazione ai problemi legati alla crescita fino a quelli in ambito riproduttivo.

Secondo la SIMA il sistema dei voucher avrà un duplice vantaggio: da un lato darà ai ragazzi autonomia e capacità di autogestione della propria salute; dall’altro renderà meno rigido il Sistema Sanitario Nazionale adeguando l’offerta sanitaria lì dove c’è un’interruzione della copertura sanitaria stessa.

Un altro beneficio descritto dalla SIMA è il miglioramento di quantità e qualità dell’offerta di assistenza in quanto il sistema dei voucher mette in competizione i medici di famiglia. In quest’ottica, lo stesso medico di famiglia potrà assumere il ruolo di vero e proprio consulente e sarà incentivato a dedicare un giorno della settimana a visitare solamente gli adolescenti. Potrebbe inoltre diventare un tutor che indirizza il giovane verso il medico migliore per una visita specifica.

«Proprio grazie ai voucher della salute – conclude Garofalo – sarà possibile ridurre i tempi di diagnosi e, di fatto, si migliorerebbe la facilità d’accesso alle cure».

Le giovani adolescenti e il rapporto con il ginecologo

Nel corso dell’anno scolastico 2012-2013 SIMA, SIGIA (Società Italiana di Ginecologia dell’Infanzia) e LA (Laboratorio Adolescenza) hanno realizzato un’indagine nazionale congiunta su età di menarca e caratteristiche dei primi cicli mestruali di 1.027 ragazze della prima adolescenza, unitamente alla rilevazione del loro vissuto e delle loro opinioni su questo argomento.

La maggioranza delle adolescenti ha riportato di “vivere” le mestruazioni con disagio o ansia (63,2%) o di sentirsi di “cattivo umore” in tale periodo (59,7%). Inoltre, il 44,1% ha dichiarato di modificare le proprie abitudini di vita. Per quanto riguarda il dolore mestruale, i farmaci antinfiammatori non steroidei sono stati indicati come la principale strategia terapeutica, anche se il 32% delle ragazze ha dichiarato di avere timori per l’assunzione di tali prodotti, per cui li utilizza il meno possibile.

L’indagine mette in evidenza le principali strategie utilizzate dalle adolescenti per combattere il dolore mestruale. Se si considerano le fonti per ricevere informazioni, il medico di fiducia è al primo posto con il 63,1%. Segue la scuola con il 32,1%, i siti internet con il 22,4%, i programmi tv con il 17,6%, i forum e i social network con l’8,4%, le radio con il 3,5%.

Il dolore mestruale e la aspecifica sintomatologia di malessere che accompagnano l’evento mestruale hanno rilevanti effetti sulla vita sociale delle ragazze e sulle assenze scolastiche, confermando quanto rilevato in adolescenti più grandi.

La grande maggioranza (76,3%) non ha mai fatto una visita ginecologica al momento dell’indagine e solo il 4,4% è andato in un consultorio ginecologico per avere informazioni sulla prevenzione in ambito ginecologico.