Fondata nel 2001 da un gruppo di professionisti provenienti dal mondo dell’industria farmaceutica, la CRO spagnola di servizi analitici Kymos opera sia nel campo dei prodotti farmacologici che biologici. Nei suoi primi quindici anni di attività l’azienda ha vissuto un importante processo di crescita e internazionalizzazione: ne abbiamo parlato con Joan Puig de Dou, dal 2011 CEO della società, ed Enrico Grassi, Business Development Consultant per il mercato italiano.

Kymos nel novembre del 2016 ha acquisito l’italiana Pharmaprogress

Partita con un gruppo di lavoro di sole cinque persone, Kymos oggi è una realtà che vanta partnership in tutta Europa oltre che in alcuni paesi asiatici: quale strategia ha permesso il raggiungimento di questi risultati dottor Puig de Dou?

Kymos è nata dall’intuizione di un’equipé di professionisti che aveva maturato un’esperienza diretta all’interno dell’industria farmaceutica; anticipando una richiesta del mercato – che all’inizio degli anni Duemila era ancora embrionale, ma che con il passare del tempo è diventata una tendenza mondiale – la nostra azienda si è proposta offrendo servizi analitici in outsourcing sostanzialmente in due ambiti: Bioanalysis e CMC (Chemical Manufacturing and Control).

Una tappa importante per l’espansione del Gruppo risale al 2012, quando abbiamo siglato un accordo, che è stato recentemente rinnovato per ulteriori cinque anni, con la multinazionale francese IPSEN, in quel momento nostra cliente, che voleva dismettere il suo centro ricerche spagnolo. Kymos, che fino a quel momento era focalizzata sul trattamento delle piccole molecole, ha così assorbito al suo interno l’intero reparto di immunologia di IPSEN, formato da un team di persone con un solido background, e tutta la strumentazione: quest’operazione ci ha permesso di sviluppare la divisione Biotech dove trattiamo prodotti biologici come peptidi, ormoni, anticorpi monoclonali…

Nel novembre dello scorso anno avete definito l’acquisizione dell’italiana Pharmaprogress: in che strategia si inserisce questo investimento?

Riteniamo che per sviluppare ulteriormente la nostra attività di internazionalizzazione sia necessaria una strategia di consolidamento che passa, anche, da un progetto di acquisizioni. Pharmaprogress è la prima tessera del nostro puzzle; è una CRO analitica situata ad Ancona, dove un organico di una decina di persone lavora in un laboratorio di analisi GMP di 700 m2. Il fondatore, Depalmo Galli, ha saputo creare una realtà fortemente competitiva, in linea con i nostri standard, chiamando a collaborare con lui professionisti dalla notevole expertise. Non interverremo con nessun ridimensionamento della struttura, ma al contrario abbiamo già previsto un forte investimento sia in termini di aumento delle risorse umane sia di aggiornamento della strumentazione e dei sistemi informatici. L’obiettivo è quello di offrire a Pharmaprogress, e a Kymos, una valida opportunità di crescita in quello che per noi è uno dei principali mercati esteri, l’Italia, dove pensiamo di quadruplicare il fatturato entro un paio d’anni. L’azienda continuerà a operare con il suo marchio, riconosciuto nel settore per prestigio e affidabilità, seguendo tutti i clienti italiani e si aprirà, inoltre, all’offerta di nuovi servizi.

L’importante sviluppo che avete vissuto come Kymos ha richiesto anche l’ampliamento dei vostri spazi in Spagna…

La crescita del business (+30% nel 2016) e del numero delle persone che formano il nostro gruppo di lavoro, ad oggi più di 80, ha richiesto un adeguamento di spazi e tecnologia. Nel 2015 abbiamo quindi trasferito la sede di Kymos dal Parco Scientifico di Barcellona a Cerdanyola del Vallès, una ventina di chilometri dalla capitale catalana, dove attualmente disponiamo di un laboratorio di 2000 m2 e dove abbiamo già in previsione un ulteriore ampliamento che avverrà nei prossimi mesi.

Dottor Grassi, quali sono a suo avviso i plus che caratterizzano l’offerta di Kymos e che la fanno maggiormente apprezzare al mercato italiano?

L’approccio dell’azienda si è indirizzato sin da subito verso la fornitura di un servizio che si discostasse dal più classico modello di CRO multinazionale, generalmente avara di informazioni e che si limita a stilare un report finale del lavoro fatto e dei risultati raggiunti. Kymos lavora in maniera differente: mette a disposizione del partner un supporto consulenziale, implicito nel servizio, a partire da una valutazione iniziale del progetto e proseguendo con un supporto costante; il cliente viene affidato a un referente che lo segue in ogni fase e che è sempre a sua disposizione per qualsiasi necessità. Vogliamo che le società nostre clienti pensino a Kymos non tanto come a un’azienda terzista, ma come a un loro reparto dislocato. Inoltre, quello che le aziende italiane ci riconoscono come un valore aggiunto, soprattutto a livello bioanalitico, sono la capacità e la flessibilità nell’affrontare e nel portare a compimento anche progetti di ricerca particolarmente complessi grazie a uno staff fortemente orientato e specializzato a partire dai fondatori, passando per il personale IPSEN sino ad arrivare a Pharmaprogress. Grazie a tutti questi elementi, oggi l’Italia è uno dei paesi che rappresenta (insieme a Francia, Portogallo, Germania e Svizzera) più del 40% del fatturato di Kymos. La qualità delle soluzioni e l’affidabilità – in termini di rispetto dei tempi, di qualità, di prezzi e di impegno – si concretizza in un’altissima percentuale di fidelizzazione, che supera il 90%.

Guardando al futuro, dottor Puig de Dou, quali strategie caratterizzeranno la vostra attività?

Il 2017 sarà un anno di ulteriore consolidamento a livello europeo; l’acquisizione di Pharmaprogress, come dicevamo, rientra in una politica di ampliamento e, se l’esperienza italiana sarà positiva, prevediamo nel biennio successivo di proseguire nella nostra crescita puntando in particolare su paesi come Francia e Germania.

Il secondo elemento centrale della nostra attività sarà investire per accrescere ulteriormente le nostre competenze nell’ambito Biotech, che rappresenta oggi la nuova frontiera della ricerca farmacologica per il trattamento delle più importanti patologie.

Fondata nel 2001, Kymos opera sia nel campo dei prodotti farmacologici che biologici offrendo: servizi di bioanalisi per studi preclinici e clinici di tossicocinetica, farmacocinetica, bioequivalenze, fasi I/IV e immunogenicità; servizi analitici nell’ambito CMC, cioè sviluppo e convalida di metodi analitici, studi di stabilità, analisi microbiologiche, controllo qualità, rilascio di lotti ecc. Nella sede centrale alle porte di Barcellona dispone di un laboratorio di 2000 m2 dove lavorano più di 80 dipendenti con un fatturato annuo di circa 7 milioni di euro. Nel novembre 2016, la società spagnola ha acquisito l’italiana Pharmaprogress, una CRO analitica con sede ad Ancona.