Dall’aggiornamento trimestrale sui trend del mercato dei generici equivalenti nel primo trimestre 2017 in Italia pubblicato da Assogenerici emerge che:

  • i farmaci generici equivalenti totalizzano il 20,88% del totale mercato a volumi,
  • il 52,56% è detenuto dai brand a brevetto scaduto,
  • le specialità sotto brevetto coprono il 26,56% dei consumi.
Mercato dei generici equivalenti nel primo trimestre 2017: consumi in crescita nel canale farmacia, in gennaio-marzo equivalenti a + 2,8% rispetto al 2016
Mercato dei generici equivalenti nel primo trimestre 2017: consumi in crescita nel canale farmacia, in gennaio-marzo equivalenti a + 2,8% rispetto al 2016

Cresce, anche se lentamente, il consumo degli equivalenti che guadagna uno 2,8% nei consumi in classe A del canale farmacia rispetto al primo trimestre del 2016.

Il dato emerge dal Report trimestrale sui trend del mercato dei generici equivalenti nel primo trimestre 2017 in Italia, realizzato dal Centro Studi di Assogenerici. Questo assegna ai generici equivalenti il 20,88% del totale del mercato farmaceutico a volumi nel canale delle farmacie aperte al pubblico (11,6% a valori).

Complessivamente, il mercato dei generici equivalenti vale 1,5 miliardi (in prezzi ex factory), con un giro d’affari concentrato essenzialmente in classe A (1,17 miliardi; 77% del totale della spesa per farmaci generici).

Dal punto di vista dei volumi, sempre in classe A, i generici equivalenti rappresentano a unità l’88,9% del mercato complessivo di settore.

Dall’analisi realizzata da Assogenerici sul trend dei consumi nei primi tre mesi del 2017, pur nella generale stagnazione dei consumi farmaceutici emerge una performance comunque positiva degli equivalenti nel canale farmacia. Essa si chiude con:

  • +1,9% a unità,
  • +4% a valori,

a fronte di segnali di retrocessione dei restanti segmenti del mercato farmaceutico.

Il fattore a maggiore incidenza su questi trend è rappresentato dalle immissioni in commercio di nuovi farmaci generici equivalenti a seguito delle recenti scadenze brevettuali.

L’analisi sulla segmentazione del mercato a volumi nel canale farmacia evidenzia che:

  • i generici equivalenti totalizzano ancora il 20,88%,
  • il 52,56% è detenuto dai brand a brevetto scaduto,
  • le specialità sotto brevetto coprono il 26,56% dei consumi.

Ammonta invece al 14%, sempre nel mercato farmacia, la quota del mercato totale a valori totalizzata dagli equivalenti. I brand sotto brevetto e a brevetto scaduto si spartiscono a pari merito il restante 86%.

Con riferimento ai soli consumi off patent, i generici equivalenti assorbono invece il 28% del mercato a volumi del canale farmacia contro il 72% detenuto dai brand a brevetto scaduto.

I consumi in classe A nel primo trimestre 2017

Nel dettaglio, i consumi in classe A hanno fatto registrare, nel periodo gennaio-marzo 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016:

  • crescita (+0,7%) delle confezioni rimborsate dal SSN,
  • flessione (-2,7%) delle confezioni relative ai prodotti ancora coperti da brevetto,
  • crescita (+2,8%) dei generici equivalenti.

Coerentemente, il dato a valori evidenzia:

  • crescita del 2,3% della spesa rimborsata da SSN nel canale farmacia,
  • flessione dello 0,8% per i prodotti ancora coperti da brevetto,
  • crescita del 5,6% per il segmento dei generici-equivalenti.  

L’analisi dei consumi per area geografica fa emergere che il consumo degli equivalenti si concentra soprattutto al Nord (34,5% a unità; 27,7% a valori), mentre risultano distanziati il Centro (25,2%; 17,6%) e il Sud Italia (20,1%; 13,8%). In particolare, a guidare la classifica dei consumi di equivalenti è la Provincia Autonoma di Trento (40,9% sul totale delle unità dispensate Ssn nel periodo gennaio-marzo), seguita dalla Lombardia (36,9%) e dall’Emilia Romagna (34,4%). Fanalino di coda Calabria (18,2%), Basilicata (18,3%), Campania e Sicilia (19,8%).

Il totale del differenziale di prezzo pagato dal cittadino nel periodo gennaio-marzo 2017 per ottenere il farmaco brand invece del generico ammonta a 286 milioni di €.