È uno dei termini più in voga degli ultimi anni: la blockchain si va sempre più diffondendo, per il momento soprattutto in campo finanziario, ma stanno iniziando ad emergere importanti possibilità d’utilizzo in altri settori. Secondo l’International Data Corporation, nel 2018 gli investimenti in tecnologia blockchain dovrebbero raggiungere i 2,1 miliardi di dollari, più del doppio rispetto ai 0,95 miliardi del 2017, con una spesa annuale stimata in 9,1 miliardi nel 2021.
Per approfondire l’utilizzo del metodo anche in settori diversi dalla finanza, DHL e Accenture hanno condotto un progetto pilota mirato in modo particolare alle possibili ricadute nella logistica; il rapporto finale (lo trovi qui) analizza i trend a livello di diversi settori industriali, tra cui la farmaceutica, ambito dove il progetto ha visto la creazione di un prototipo di serializzazione con nodi in sei aree geografiche per tracciare i prodotti medicinali durante l’intera catena della distribuzione.

Un progetto DHL_Accenture ha approfondito le possibile applicazioni della blockchain alla logistica farmaceutica (fonte: DHL)

Maggiore efficienza e tracciabilità

La logistica farmaceutica ha forti ricadute sulla corretta tracciabilità del farmaco lungo l’intero suo arco di vita e ha un forte impatto sulla possibilità di combattere i fenomeni di contraffazione. La tecnologia blockchain favorisce, in questo senso, lo stretto monitoraggio delle transazioni globali – di per sé molto complesse – lungo l’intero processo di distribuzione. Il progetto di DHL ha verificato la possibilità di usare tale tecnologia per tracciare i prodotti farmaceutici dal loro punto d’origine al consumatore, attraverso la creazione di un registro dei movimenti che può essere condiviso con produttori, distributori, magazzini, farmacie e ospedali e, più in generale, con tutti gli attori della catena. “Utilizzando un registro comune, indelebile e sicuro, l’industria farmaceutica può raggiungere elevati standard di sicurezza a costi molto più bassi. Questa è una delle molte possibilità che può offrire la blockchain, al fine di rielaborare i processi aziendali riducendo costi e complessità”, ha commentato Andreas Baier, responsabile del settore viaggi e trasporti di Accenture.
Le simulazioni effettuate in laboratorio nel corso del progetto hanno dimostrato che la tecnologia blockchain può gestire più di sette miliardi di numeri seriali e 1.500 transazioni al secondo.

Come funziona la blockchain

Il termine identifica una nuova tecnologia informatica in grado di generare database che mantengono, registrano e convalidano dati e transazioni. Le applicazioni tipiche emerse finora hanno riguardato la tracciatura delle operazioni con le nuove criptovalute digitali, come il Bitcoin. All’oggetto della transazione, sia esso un certo importo espresso in moneta digitale o una confezione di farmaci, viene assegnato un identificatore univoco che lo segue lungo tutto il suo cammino. Diventa così possibile tracciare ogni singolo Bitcoin che viene scambiato sui mercati, anche a livello di singolo acquisto da parte del consumetore, ovvero i movimenti delle confezioni dei medicinali dal produttore all’utilizzatore finale. Ogni singolo passaggio di mano deve essere debitamente convalidato da chi lo effettua, permettendo così di raggiungere un maggiore livello di sicurezza e prevenire (o scoprire in tempi rapidi) le eventuali manomissioni o cancellazioni dei dati. L’Interpol stima che più del 30% di prodotti farmaceutici venduti nei mercati emergenti sono contraffatti, e che il loro utilizzo causa la morte di circa un milione di persone l’anno. La tecnologia blockchain potrebbe quindi apportare un importante contributo per la prevenzione di questi fenomeni, anche se il rapporto DHL-Accenture sottolinea come per giungere alla sua effettiva applicazione in largo scala servano ancora dei passaggi di sviluppo tecnologico e, soprattutto, la volontà di collaborare da parte di tutti gli attori coinvolti.