Porta la firma di alcune delle principali associazioni di categoria, tra cui Efpia in rappresentanza dell’industria farmaceutica europea, la Dichiarazione congiunta sui medicinali nell’ambiente che sottolinea come il problema possa venire risolto solo attraverso un costruttivo dialogo con i legislatori. “Confermiamo il nostro impegno nell’intraprendere azioni nelle aree in cui possiamo fare la differenza nel ridurre la presenza dei medicinali nell’ambiente”, è l’impegno preso attraverso il documento.

Ammonterebbe all’8-10% la quantità di medicinali dispersi nell’ambiente a seguito di pratiche di smaltimento scorretto a fine uso o quando il farmaco è giunto a scadenza. Secondo la Dichiarazione non è ancora disponibile un’evidenza certa circa la presenza di residui di farmaci nell’acqua potabile bevuta dai cittadini europei; il documento riconosce comunque il possibile impatto sull’ambiente e incoraggia ad identificare e valutare meglio i rischi potenziali attraverso azioni mirate di ricerca.

La richiesta di una strategia che tuteli tutti i diversi interessi

L’attesa, nuova strategia della Commissione europea a salvaguardia dei danni ambientali che possono derivare dalla diffusione dei medicinali dovrebbe basarsi, secondo la Dichiarazione, su un approccio bilanciato e chiaramente giustificato che non perda di vista il ruolo essenziale dei farmaci per la società e la salute pubblica e garantisca ai pazienti l’accesso alle cure.
Il documento congiunto porta ad esempio la campagna #medsdisposal, in cui attori diversi hanno collaborato per diffondere presso il grande pubblico l’importanza di smaltire in modo corretto le medicine scadute o non utilizzate. No, quindi, a gettare i residui di farmaco nel lavandino o nella spazzatura domestica, un problema che la Dichiarazione segnala interessare anche le istituzioni sanitarie.
La Eco-Pharmaco-Stewardship è un’iniziativa volta a sensibilizzare le aziende produttrici di medicinali messa in atto dalle associazioni Efpia (produttori di farmaci branded), Aesgp (per i farmaci di automedicazione) e Medicines for Europe (per i farmaci generici e biosimilari)
Tra i firmatari dell’iniziativa vi è anche l’associazione europea dei distributori farmaceutici (Girp), che ha avviato progetti nei 34 paesi aderenti per migliorare i sistemi nazionali di gestione dei farmaci scartati, in collaborazioni con gli altri partner. Non meno importante è il ruolo svolo dai professionisti della sanità, rappresentati dalle associazioni Council of European Dentists (Ced), Pgeu per i farmacisti di comunità e Epsa in rappresentanza degli studenti di Farmacia. Professionisti che sono chiamati a condividere le best practice per l’uso sicuro, rationale ed efficace dei farmaci e a rendersi protagonisti della comunicazione del rischio verso i cittadini, come ad esempio avviene in occasione della Giornata europea della consapevolezza sugli antibiotici.

L’invito finale della Dichiarazione è rivolto a tutti gli attori interessati ad aderire alla campagna #medsdisposal, che possono contattare l’iniziativa attraverso l’indirizzo e-mail medsdisposal@gmail.com.