Il trasloco da Londra ad Amsterdam della nuova sede dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema) è ormai questione di giorni (ne abbiamo parlato qui) quando dall’Italia prende corpo l’annunciato ricorso del governo alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea contro il Regolamento UE 2018/1718 che stabilisce proprio in Amsterdam la nuova sede dell’Agenzia.
La notizia è stata confermata da un comunicato del ministro degli Affari Esteri, Enzo Moavero Milanesi; il ricorso è stato presentato dall’Avvocatura dello Stato e conferma la determinazione delle istituzioni italiane a far debitamente verificare, a livello giurisdizionale, la legittimità delle procedure seguite per stabilire la nuova sede dell’Ema. La candidatura di Milano, ritiene infatti il ministro Moavero, offriva tutte le garanzie immediate per la continuità operativa dell’Agenzia dei medicinali, la cui piena funzionalità è di fondamentale importanza per la tutela della salute dei cittadini dell’Unione Europea. In questo momento, invece, con l’entrata a pieno regime delle attività finalizzate al trasferimento nella sede provvisoria dello Spark Building, è entrata in vigore la fase 4 del business continuity plan di Ema, che vede la sospensione di tutte le attività non prioritarie dell’Agenzia.

Un ricorso anche da parte del Comune di Milano

Bene ha fatto il ministro Moavero a presentare il ricorso presso la Corte di Giustizia Europea, sostenendo quello presentato dal Comune di Milano in cui la Regione era intervenuta ‘ad adiuvandum’”, è stato il positivo riscontro sull’iniziativa del governo giunto con una nota del governatore della Lombardia, Attilio Fontana. Per il leader del governo regionale, il ricorso sull’assegnazione della sede dell’Agenzia dei medicinali sarà il banco di prova per le istituzioni di Bruxelles per dimostrare che l’Unione è ispirata ai principi di giustizia, all’applicazione del diritto e anche del buon senso.

Secondo Il Sole 24 Ore, la decisione della Corte di Giustizia potrebbe arrivare prima del ricollocamento dell’Agenzia nella sede definitiva, ancora in fase di costruzione.

Lo stato dei lavori per la sede definitiva di Ema a Amsterdam al 4 dicembre 2018 (credits: relocatema)

Lo stato dei lavori ad Amsterdam

La sede provvisoria che ospiterà Ema a partire dai primi giorni di marzo è stata consegnata all’Agenzia il 1° gennaio scorso. Sede che non è priva di problemi, in particolare per quanto riguarda la disponibilità di spazi sufficienti ad accogliere tutte le riunioni con gli stakeholder esterni. Gli ospiti, ha già annunciato Ema, dovranno aspettare di essere chiamati restando negli alberghi adiacenti allo Spark building, per recarsi nella sede di Ema solo dopo la convocazione.
Per quanto riguarda la sede definitiva, il primo report pubblicato da Relocatema il 9 gennaio scorso indica che i lavori stanno procedendo in accordo col cronoprogramma.

Il contratto per la costruzione del nuovo edificio nella zona di Amsterdam Zuidas è stato firmato dal governo olandese con l’azienda appaltante (Dura Vermeer) giusto un anno fa, l’8 marzo 2018. I lavori veri e propri sono iniziati il 1° maggio dello scorso anno con la posa delle fondamenta, e la costruzione delle strutture core dell’edificio ha raggiunto il punto più alto previsto dal progetto il 18 settembre 2018.

Il primo rapporto sull’andamento dei lavori segnala che la costruzione delle scale ha raggiunto il 4° piano, mentre le opere in acciaio hanno raggiunto il 1° piano. L’uso dell’acciaio è stato preferito rispetto al cemento proprio per velocizzare i lavori, che proseguono anche con una parte della progettazione della struttura che avanza in parallelo con la sua costruzione. A partire dal 20 novembre 2018, indica il report, sono state condotte anche riunioni con la stessa Ema volte a tenere in conto le sue indicazioni per l’ottimizzazione del progetto.
I prossimi rapporti sull’andamento dei lavori di costruzione della nuova sede definitiva dovrebbero essere pubblicati ad aprile, luglio e ottobre 2019, secondo quanto riportato da RelocateEma.