Anna Paola Santaroni, direttore generale Acismom

La prevalenza del diabete in Italia, come nel resto del mondo, risulta in aumento. Sono disponibili farmaci anche innovativi per trattare il diabete di tipo 2, ma i costi restano elevati e la prescrivibilità è riservata agli specialisti di diabetologia.

La prevalenza della malattia diabetica in Italia è aumentata negli ultimi 10 anni
Anna Paola Santaroni, direttore generale Acismom spiega che l’approccio al diabete richiede multidisciplinarietà e una medicina centrata sulla persona

Il 12 febbraio 2019 presso l’Istituto Superiore di Sanità si è tenuto il convegno “La malattia diabetica e le sue complicanze”, organizzato con il patrocinio dell’Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta – ACISMOM e dell’ISS e con il contributo non condizionato di Mundipharma.

Il convegno è stato un’occasione per rimarcare l’importanza della multidisciplinarietà nell’approccio al diabete e la necessità di sinergia tra pubblico e privato.

«L’approccio al diabete – afferma Anna Paola Santaroni, direttore generale Acismom – richiede una medicina centrata sulla persona, per la quale devono essere presi in carico, con un approccio multidimensionale, tutti i suoi bisogni di salute. Questo può avvenire se alla persona, e ai suoi familiari, viene offerto un percorso che sia costruito con completezza di professioni e discipline, in grado di affrontare tutti gli aspetti clinici e le ripercussioni sociosanitarie della malattia. È altresì indispensabile che l’integrazione con il medico di famiglia sia solida e ben strutturata, anche dal punto di vista digitale, per un pieno coinvolgimento del paziente».

Mundipharma Pharmaceuticals ritiene fondamentale promuovere questi appuntamenti di alto livello scientifico nella propria strategia di conoscenza e nel rispetto della centralità del paziente.

«La nostra realtà vanta un forte patrimonio in tutta Europa nella medicina generale e specialistica. Attraverso il nostro lavoro nel diabete rafforziamo ulteriormente il nostro impegno nel rendere disponibili medicinali innovativi che aggiungano valore reale ai pazienti e ai sistemi sanitari» – commenta Christian Mazzi, direttore generale Mundipharma Pharmaceuticals.

«Quella di Acismom in diabetologia è una presenza che unisce tradizione, radicazione nel territorio e una costante ricerca dell’innovazione clinica e organizzativa, con il risultato di una forte fidelizzazione dei pazienti e di stretta collaborazione con la medicina generale» – sottolinea Anna Paola Santaroni.

Secondo dati amministrativi e socio-demografici raccolti dall’Osservatorio ARNO e dall’ISTAT, la prevalenza del diabete in Italia è passata in dieci anni dal 4-5 al 6%.

«Molte diagnosi sono tardive e spesso ci si arriva solo tramite altre patologie. L’Italia è fanalino di coda nell’utilizzo dei più moderni farmaci per il diabete a causa delle difficoltà nel prescriverli» – dichiara Andrea Giaccari, diabetologo, professore associato di Endocrinologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e responsabile del Centro per le Malattie Endocrine e Metaboliche della Fondazione Policlinico Agostino Gemelli IRCCS.

«Resta una quantità di sommerso preoccupante, stimabile attorno al 2% della popolazione di persone che hanno il diabete e non lo sanno – sottolinea Andrea Giaccari. – Questo è indirettamente confermato anche dal fatto che molte diagnosi vengono fatte per patologie apparentemente non correlate alla malattia diabetica, come coloro che presentano problemi inerenti alle patologie cardiache: il 25-30% delle persone che hanno un infarto scoprono di avere diabete. Oltre alle cure, bisogna dunque individuare coloro che ne sono affetti ma non ne sono consapevoli».

Dagli studi della Società Italiana di diabetologia, emerge che:

  • quasi il 65% delle persone con diabete si colloca nella fascia di età pari o superiore ai 65 anni;
  • circa un paziente su 5 ha età pari o superiore a 80 anni,
  • circa il 2% ha età inferiore a 20 anni,
  • circa il 35% dei soggetti è in età lavorativa (20-64 anni) (oltre 200 mila in questa casistica e oltre 1 milione su base nazionale),
  • la prevalenza fra i 20 e i 49 anni è maggiore nelle femmine mentre fra i 50 e gli 80 anni è superiore nei maschi,
  • la prevalenza complessiva è maggiore nei maschi.

Terapie e prevenzione del diabete di tipo 2

Per ritardare la comparsa del diabete e per contrastarne la progressione, la terapia si basa su quattro pilastri fondamentali, di cui tre non sono farmacologici.

«Anzitutto l’alimentazione, non intesa come dieta, ma come alimentazione sana, per raggiungere un peso forma e mantenerlo nel tempo – spiega Andrea Giaccari. – Il secondo pilastro è l’attività fisica, sempre più scarsa nella nostra società, intesa anche negli spostamenti quotidiani. Il terzo pilastro è l’educazione: sapere quali sono gli effetti delle conseguenze della malattia diabetica è fondamentale per tenere sotto controllo il proprio diabete e i relativi fattori di rischio. La terapia farmacologica è solo il quarto pilastro che regge il “tempio” della terapia del diabete».

Oggi esistono molti farmaci per trattare il diabete, ma, specie i più recenti, hanno costi elevati. Inoltre, gli enti regolatori hanno reso prescrivibili tali farmaci soltanto dagli specialisti di diabetologia, peraltro in maniera complessa mediante appositi piani terapeutici.

«La conseguenza è che l’Italia è fanalino di coda nell’uso di questi farmaci, non solo in Europa, ma anche rispetto a paesi di altri continenti che hanno un’assistenza sanitaria notevolmente inferiore alla nostra, poiché altrove sono prescrivibili anche da altri specialisti o dai medici di base. Alcuni di questi farmaci hanno anche il non trascurabile vantaggio di prevenire le malattie cardiovascolari» – evidenzia Andrea Giaccari.

«La cura del diabete si dovrà avvalere anche dei benefici della medicina di precisione che consentirà, sulla base dei dati epidemiologi, clinici e di studio genomico, di utilizzare le sempre più efficaci terapie farmacologiche in modo mirato, come già avviene negli Stati Uniti» – concludee Anna Paola Santaroni.

Articoli correlati

Diabete. Definizione e nosografia

Insonnia cronica e rischio cardiovascolare, diabete, ipertensione

I nuovi farmaci stanno modificando il mercato del diabete

Diabete, crescita preoccupante

Infezioni odontoiatriche e diabete