Le malattie renali sono condizioni patologiche che alterano le funzioni (filtrazione del sangue, produzione di ormoni, attivazione della vitamina D) e l’anatomia del rene (danno renale).

Le malattie dei reni e delle vie urinarie richiedono un'attenta attività preventiva

Un’alterazione funzionale frequente del rene è la riduzione della velocità di filtrazione glomerulare (GFR o VFG), misurata attraverso la clearance della creatinina.

Il danno renale è riscontrabile tramite ecografia o biopsia del rene, ma può essere sospettato anche in caso di aumento della proteinuria, in particolare albuminuria e di presenza di sangue nelle urine).

Tipi di malattie renali

Le malattie delle vie urinarie comprendono:

  • calcoli renali e renella;
  • rene policistico;
  • infezioni delle vie urinarie (come la batteriuria da catetere);
  • pielonefrite acuta;
  • pielonefrite cronica;
  • nefrite ereditaria o sindrome di Alport;
  • glomerulonefrite;
  • nefropatia diabetica;
  • stenosi, trombosi ed embolia dell’arteria renale;
  • rene policistico;
  • tumori delle vie urinarie (tumori del rene, tumori della pelvi renale e dell’uretere, carcinoma vescicale, tumori uretrali);
  • cistite;
  • uretrite.

Svariate condizioni hanno come conseguenza:

  • idronefrosi;
  • sindrome nefrosica;
  • insufficienza renale acuta;
  • insufficienza renale cronica.

Diffusione delle malattie renali

850 milioni di persone nel mondo hanno una malattia renale.

Le forme croniche rappresentano la sesta causa di morte con circa 2,4 milioni di vittime ogni anno. La malattia renale cronica colpisce circa del 10% della popolazione generale (fino al 40% degli anziani) ed è una delle prime cause di morte in Italia.

Le forme acute (AKI) sono responsabili di 1,7 milioni di decessi.

«Eppure la malattia renale e i suoi fattori di rischio non sembrano essere una priorità nelle programmazione sanitaria nazionale: basti pensare che la rete italiana dei reparti di Nefrologia è prossima a un drastico sfoltimento a seguito della revisione dell’offerta sanitaria ospedaliera prevista secondo la Legge Balduzzi (decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, Convertito in legge 8 novembre, n. 189) – osserva Fulvio Floccari, dirigente medico della UOC Nefrologia ASL RM4 e consigliere dell’Associazione Italiana di CardioNefrologia. – Tale revisione della rete nefrologica chiuderà molte Unità Operative, ad oggi presenti capillarmente nella provincia italiana, e le riorganizzerà soltanto negli ospedali più grandi (quelli con bacini di utenza superiore a 600.000-1.200.000 abitanti). Tale misura comporterà una oggettiva difficoltà per il malato di reni a incontrare lo specialista nefrologo in una fase precoce di malattia e ridurrà la Nefrologia italiana a una rete locale di centri emodialisi (chiamati a gestire i malati nei quali la malattia ha ormai compiuto la propria storia naturale, privando completamente i pazienti della funzionalità renale) e a una serie di “hub” dove verranno concentrate le risorse, a inesorabile distanza dal malato».

Giornata mondiale del rene

Il 14 marzo si celebra la Giornata mondiale del rene.

Il tema della Giornata mondiale del rene 2019 è la disponibilità di cure nefrologiche su tutti i territori.

L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica sul crescente carico di malattie renali in tutto il mondo e sulla necessità di strategie per la prevenzione e la gestione delle malattie renali.

«È opportuno che le malattie renali siano sotto la lente delle patologie acute e croniche, passando obbligatoriamente attraverso la conoscenza, la consapevolezza e la prevenzione per tutti – sottolinea Luca Di Lullo, responsabile scientifico del Congresso Cardionefrologia 2019. – In particolare, il tema di quest’anno del World Kidney Day invita tutti a sostenere misure concrete in ogni paese per migliorare la salute renale come incoraggiare e adottare stili di vita salutari (accesso all’acqua pulita, esercizio fisico, alimentazione sana, controllo del tabagismo). Molti tipi di malattie renali infatti possono essere prevenute, ritardate e/o tenute sotto controllo quando sono adottate misure di prevenzione adeguate».

Tra le strategie: effettuare uno screening per le malattie renali come intervento primario di assistenza sanitaria, incluso l’accesso a strumenti di identificazione (ad es. esami delle urine e del sangue). Lo screening di popolazioni a rischio e la diagnosi precoce consentono non soltanto di prevenire o ritardare le malattie renali allo stadio terminale, ma anche di ridurre il pesantissimo carico di invalidità e mortalità che ne discende.

Assicurare che i pazienti con malattie renali ricevano prontamente i servizi sanitari specialistici di cui hanno bisogno è non solo un gesto prezioso a difesa della salute del singolo, ma anche un intervento di inestimabile valore sociale, che evita ai singoli pazienti la necessità di far fronte a spese mediche da erogatori privati ed al Paese di sostenere gli immani costi di patologie che si complicano per ritardi nell’offerta delle cure.

Congresso dei cardiologi e dei nefrologi a Roma in occasione della Giornata mondiale del rene

A Roma il 14 marzo, la Giornata mondiale del rene è celebrata dal congresso di cardiologi e nefrologi e da un’iniziativa all’insegna della prevenzione a tutto tondo per tutti. Sarà mobilitato un team di medici dalle 10 alle 16, a Piazza del Popolo, supportati dalla Croce Rossa Italiana. La popolazione sarà invitata a un controllo della funzionalità renale di base: analisi delle urine mediante stick, consulto con il nefrologo e misurazione della pressione arteriosa costituiranno il primo passo, salvo essere indirizzati ad una ecografia renale nel caso in cui i nefrologi individuino un particolare sospetto diagnostico.

Programma della Giornata mondiale del rene a Piazza del Popolo

  • Misurazione della pressione arteriosa, del peso corporeo e della circonferenza addominale;
  • esecuzione di un esame estemporaneo delle urine mediante stick (proteinuria, ematuria, leucocituria, ketonuria, peso specifico, nitriti, urobilinogeno, pH, glicosuria, bilirubinuria);
  • colloquio con lo specialista Nefrologo e raccolta di una sintetica scheda anamnestica;
  • ecografia renale per i casi selezionati dal Nefrologo in sede di colloquio.

A svolgere le procedure Nefrologi volontari, messi a disposizione delle UOC Nefrologia del Lazio.

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