Gilead Sciences Inc ha annunciato un aumento del 26% dei ricavi nel quarto trimestre del 2020 grazie alle vendite del suo farmaco antivirale, remdesivir, utilizzato per la cura di pazienti colpiti da Covid-19. La società ha anche previsto una crescita delle entrate per il 2021 e le sue azioni sono aumentate del 2,5%. Gilead ha però anche dichiarato che la pandemia di Covid-19 continua a danneggiare le vendite di altri trattamenti, compresi quelli contro l’epatite C e l’HIV, poiché meno pazienti si rivolgono ai medici. Si prevede comunque una graduale ripresa a partire dal secondo trimestre di quest’anno.
Remdesivir, commercializzato con il marchio Veklury, ha incassato 1,9 miliardi di dollari nel quarto trimestre del 2020 terminato il 31 dicembre. Questa cifra è al di sopra delle stime fatte in precedenza degli analisti (1,34 miliardi di dollari). Remdesivir a parte, Gilead ha dichiarato che le sue vendite trimestrali sono comunque diminuite del 7%. L’azienda ha anche affermato che il suo medicamento antivirale, visto l’imperversare della pandemia da Covid-19, continuerà a svolgere un ruolo importante anche nel corso del 2021. Le vendite dovrebbero raggiungere la cifra di 3 miliardi di dollari.
Merdad Parsey, medico capo di Gilead, ha detto anche che, a differenza degli attuali vaccini anti Covid-19 e anche rispetto ad altri farmaci: “Non abbiamo visto mutazioni che potrebbero avere un impatto negativo sull’efficacia di remdesivir”. Remdesivir viene adesso somministrato per via endovenosa a pazienti ospedalizzati, ma Gilead continua a lavorare su una versione del farmaco assumibile per via inalatoria. Saranno però necessari ulteriori studi clinici di approfondimento. Il fatturato del quarto trimestre è risultato pari a 7,42 miliardi di dollari, superando le stime medie degli analisti (7,33 miliardi di dollari). Anche gli utili trimestrali per azione rettificati (2,19 dollari) sono risultati superiori alle aspettative di Wall Street (2,15 dollari per azione).