Un nuovo dispositivo per la neurostimolazione in grado di agire in modo complementare alle terapie esistenti per i pazienti affetti da malattie infiammatorie croniche è al centro della collaborazione tra Merck e neuroloop GmbH, società startup del gruppo B. Braun. Obiettivo è giungere a una stimolazione mirata e selettiva dei nervi, per un effetto terapeutico localizzato che agisca in sinergia con l’effetto sistemico tipico degli interventi farmacologici.
“Combinando la nostra esperienza nell’elettronica, i medicinali e il drug delivery con le tecnologie di neurostimolazione di B. Braun e neuroloop, puntiamo a creare nuove modalità per migliorare la qualità delle cura per i pazienti con malattie croniche gravi”, ha commentato il CEO di Merck, Belén Garijo.
“Nel settore della sanità, in particolare, le innovazioni devono trasformarsi rapidamente in modello di business – aggiunge il CEO di B. Braun, Anna Maria Braun -. Per avere successo, devono dimostrare di creare valore in forma di esiti migliorativi per i pazienti. La combinazione delle nostre diverse expertise, esperienza e accesso ai mercati portata dalla partnership sarà di grande aiuto a questo riguardo”.
Stimolazione selettiva per una maggiore sicurezza
Un fattore che distingue l’approccio scelto dalle due aziende riguarda la capacità, per i nuovi dispositivi, non solo di stimolare la funzione nervosa, ma anche di monitorare in modo olistico il decorso della malattia, grazie alla combinazione dei segnali nervosi con altri dati fisiologici.
La piattaforma di neuroloop stimola, più in particolare, il nervo vagale, implicato nel controllo di molte funzioni autonome dell’organismo. L’elettrodo multicanale realizzato con una speciale tecnologia a film sottile permette la stimolazione selettiva delle singole fibre del nervo, favorendo così una migliore sicurezza e un uso più semplice del dispositivo. L’elettrodo si avvolge attorno al nervo vago ed è collegato a un generatore di impulsi impiantato nella zona del petto, che può venire programmato e ricaricato in modalità wireless.
Secondo quanto reso noto dalle aziende, i primi dati sulla tecnologia – a cui Merck contribuirà per quanto riguarda la scienza dei materiali e lo sviluppo farmacologico in vivo, oltre che per gli aspetti regolatori e di sviluppo clinico – sono previsti entro la fine del prossimo anno. “Identificare i pattern di segnale nervoso specifici per la malattia e modulare di conseguenza questi segnali tramite la stimolazione rappresentano sfide primarie nel campo della biostimolazione”, ha sottolineato Michael Lauk, CEO di neuroloop.
Il progetto vedrà impegnato il Merck Innovation Center, le cui attività puntano a individuare e lanciare nuove tecnologie al di fuori delle tradizionali aree di attività della società. Tramite il progetto, inoltre, B. Braun e neuroloop avranno la possibilità di esplorare nuove indicazioni per il proprio dispositivo, dando vita a una piattaforma programmabile per il trattamento di diverse malattie croniche.