Il settore italiano delle Life Science ha contribuito in modo decisivo decisivo alla lotta contro la pandemia intrapresa negli ultimi due anni, evidenziando l’importanza per il paese di poter contare su un sistema di ricerca scientifica all’avanguardia e di una filiera di produzione e distribuzione di farmaci e dispositivi efficiente e resiliente. Gli obiettivi per il futuro, anche alla luce del nuovo ciclo economico e della disponibilità dei primi fondi connessi al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), sono stati al centro del dibattito tenutosi durante l’evento “L’industria delle Life Sciences come motore di innovazione e crescita sostenibile per il Paese. Modelli per il rilancio nella new normality”, organizzato da The European House – Ambrosetti.

I principali contributi

L’evento ha visto la partecipazione anche dell’Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania in Italia Viktor Elbling, che ha sottolineato il potenziale di una più stretta cooperazione tra i due paesi per la crescita degli investimenti e dell’industria. Veronica De Romanis (Università LUISS Guido Carli, Roma), ha sottolineato come, per poter sfruttare al meglio i fondi collegati al PNRR, sia necessario mettere le imprese in condizione di crescere, investire e generare valore per l’economia e per la società. 

Lo scenario di riferimento per il settore delle Life Science è stato presentato da Valerio De Molli (Managing Partner & CEO, The European House – Ambrosetti). “Il contributo dell’industria della Life Science non si limita agli sforzi per contrastare la pandemia: il settore è oggi primo in Europa per numero di domande di brevetti depositate. In Italia è anche il settore a più alta produttività e il farmaceutico è leader europeo per valore della produzione e crescita dell’export nell’ultimo decennio”, ha sottolineato De Molli, che ha anche illustrato lo studio di caso condotto per individuare l’impatto della presenza e delle attività di Merck in Italia secondo il modello proprietario dei 4 Capitali. “Ne è emerso un quadro di grande rilevanza che ha dimostrato come i continui investimenti realizzati in Italia da Merck negli ultimi anni negli ambiti della ricerca e sviluppo, degli studi clinici e della capacità produttiva abbiano generato ricadute positive per l’economia, la società, l’ambiente e lo sviluppo di conoscenza e innovazione”, ha aggiunto. 

Siamo l’unica tra le maggiori multinazionali estere del settore presenti in Italia a coprire tutte le fasi della filiera, dalla ricerca preclinica e clinica alla produzione e commercializzazione del farmaco, senza trascurare la fornitura di reagenti e strumentazione a supporto della ricerca scientifica”, ha riportato Jan Kirsten, general manager, Healthcare di Merck Italia. Tra le necessità più impellenti alle quali il Paese dovrebbe rispondere per incrementare la sua attrattività, secondo il rappresentano di Merck, figurano l’aggiornamento della governance di settore, con una consistente riduzione della burocrazia, ed una nuova apertura al dialogo tra industria e istituzioni, sempre nel rispetto dei reciproci ruoli. “È infatti importante che realtà come la nostra, che costituiscono un valore per il Paese e per la sua economia, abbiano la certezza di poter esporre le proprie istanze e di operare in un contesto regolatorio e legislativo che, nonostante le incertezze del periodo, garantisca una ragionevole stabilità”, ha sottolineato.

La Tavola Rotonda conclusiva dei lavori che ha coinvolto i parlamentari Gianluca Beneamati, Angela Ianaro, Stefano Collina e Claudia Porchietto, che hanno dibattuto gli indirizzi e le priorità per garantire un adeguato coinvolgimento del settore privato e dell’industria delle Life Science snella ripresa post Covid-19, anche alla luce degli spazi di opportunità connessi al PNRR. Gli stimoli e le indicazioni emerse sono stati raccolti dal Viceministro dello Sviluppo Economico Gilberto Pichetto Fratin, che in conclusione dei lavori ha ribadito la volontà di sostenere un settore fondamentale per la crescita dell’Italia e la creazione di occupazione qualificata anche in futuro.