Assosalute, l’associazione parte di Federchimica che rappresenta l’industria dei farmaci di automedicazione, ha pubblicato sul suo sito una ricerca di Iqvia volta a meglio definire le nuove tendenze che hanno influenzato e stanno ridisegnando i comportamenti d’acquisto tra i cittadini.
Comportamenti che vanno sempre più indirizzandosi verso un modello di “consumatore ibrido”, sulla spinta dell’emergenza Covid che ha ridefinito il ruolo dei canali web e della farmacia. Secondo i dati di Iqvia, il solo 2020 ha visto 24 miliardi di euro d’investimenti in sanità digitale, che hanno portato all’entrata negli store online di ben 91mila nuove app (251 al giorno). In totale, sono oltre 350mila a livello mondiale le applicazioni digitali nel campo della salute & benessere o mediche; le aree terapeutiche più interessate sono quelle della salute mentale (22%), del diabete (15%) e del sistema cardiocircolatorio (10%) (dati 2021).
A livello italiano la maggior parte delle persone che nel 2021 ha usato app per la salute lo ha fatto per monitore sport o movimento (65%); minori le percentuali di chi vi ricorre per ottenere informazioni sull’alimentazione (34%), per ricordarsi di assumere le terapie (22%) o per monitorare gli indici di salute (16%).
La farmacia rimane ancora il canale di acquisito preferito dagli italiani (63%), con l’online che ha raggiunto il 25%. Anche all’interno di quest’ultimo canale, tuttavia, le farmacie e parafarmacie online rimangono la scelta preferita dai consumatori (46%, vs 40% di Amazon). Prezzo più conveniente e promozioni sono i motivi principali che spingono verso i canali di acquisto digitali, insieme alla possibilità di ricevere i prodotti direttamente a casa e a quella di confrontarli prima dell’acquisto.
I farmaci da banco (OTC) e gli integratori per il sistema gastrointestinale sono i prodotti più acquisiti negli store online delle farmacie, mentre la preferenza degli utenti va ad Amazon per quanto riguarda gli integratori per il colesterolo e le articolazioni, i multivitaminici e gli omega-3. Il medico rimane il principale riferimento per il paziente sia per i farmaci OTC che per gli integratori; il 25-30% degli acquisiti sono stati guidati dai farmacisti.