Non registra cali, anche in termini di lievi contrazioni, rispetto ad altri comparti della farmacia, come i sanitari e specificatamente di dispositivi di protezione. Gli integratori continuano a rappresentare un “punto di forza” in farmacia, ricoprendo da soli la metà del mondo dell’automedicazione. Questo comprendente SOP, farmaci senz’obbligo di prescrizione medica, e OTC (farmacia da banco, over the counter). Lo attesta una indagine, condotta all’interno del presidio e dei suoi differenti canali (farmacia e parafarmaci, online, Super +Iper con o senza corner), dalla Società di Mercato NewLine, per MIAF (Gruppo Materie prime per integratori Alimentari e Alimenti Funzionali) parte, nell’ambito di AISPEC-Federchimica, di 13 gruppi merceologici di AISPEC e rappresentativa di 23 imprese, italiane e multinazionali che producono e commercializzano vitamine, acidi grassi essenziali e polinsaturi, acidi grassi Omega-3, sali minerali, amminoacidi e peptidi, estratti vegetali, fermenti lattici probiotici, sostanze prebiotiche, fibre vegetali e altre materie prime destinate alla preparazione di integratori e alimenti arricchiti. Ovvero materie prime adatte alla preparazione di questa tipologia di prodotti.
Il presente: bilancio al 2023
Negli ultimi 12 mesi mobili (MAT), il mercato degli integratori ha fatto registrare un risultato positivo rispetto al 2022, con un +2,8% sul fatturato e un +0,3% in termini di confezioni, trend a valori corrispondenti, rispetto all’aggiornamento dell’ultimo mese. Nel dettaglio, esaminando i 5 canali di acquisto degli integratori farmacia correlati, si osservano sensibili differenze di peso: su un totale complessivo di 4.605.847,4, pari a +2,8%, confezioni registrate tra febbraio 2023 e gennaio 2024 (vs 4.480.970,0 dello stesso periodo 2022-2024) resta stabile il peso della farmacia, a fronte di una leggera crescita del parafarma, e un decremento, lieve, del peso del canale massa market, Iper + Super. I numeri in termine di peso registrati dai differenti canali: Farmacia 77,6% (vs 77,7%) corrispondente a +2,6%; Parafarmacia 7,6% (vs 7,9%) in flessione del -2,0%, On line (canale riferito a siti di farmacie e parafarmacie con autorizzazione ministeriale all’e-commerce di prodotti senza prescrizione) 7,1% (vs 6,9%) con un incremento del +5,7%, Super + Iper senza Corner 5,1% (vs 4,9%) con un dato di +5,8% e Super + Iper con Corner 2,7% (vs 2,5%) con un aumento di +8,9%. Crescono anche le immissioni sul mercato di nuovi integratori: 19,1 referenze solo nel corso dell’ultimo anno, che rappresentano il 14% dei prodotti gestiti e tali da generare un valore di 150mln di €, pari al 3% sul totale fatturato.
Inizi del 2024
Un mercato altamente dinamico, quello degli integratori, che risente di diversi fluttuazioni, prime fra tutti sbalzi climatici, fattori esogeni e inflazione. Pur nell’andamento generalmente positivo dell’intero comparto integratori, alcuni spiccano per importanti scostamenti in crescita registrati nei primi due mesi dell’anno in corso, rispetto ad altri prodotti in flessione quali ad esempio i mercati degli stagionali, in misura maggiore prodotti per la gola e tosse. Sono (stati) tra i più ricercati collocandosi nelle prime migliori 8 posizioni, rispettivamente in Year-to-Date (YTD) in Mio € e di trend YTD: Probiotici (96,1, +4,3%), Sali Minerali (44,1, +15,2), Vitamine (45,8, +3,3%), Tonici (35,1, +7,7%), Controllo della lipidemia (40,5, +0,8%), Antiacidi e antireflusso (39,1, +13,2%), Insonnia e benessere mentale (35,4, +13,3%), Lassativi (30,3, +9,0%). In controtendenza nel chiudere la top ten, gli integratori per le Funzioni immunitarie (32,8, -4,9%) e Prodotti per la Tosse (37,9, -14,3%) che hanno registrato una decrescita anche importante. A livello di assorbimento regionale del mercato integratori, sul 100% in termine di confezioni e fatturato al 2023, si collocano sul podio: Lombardia (rispettivamente 15,9% e 16,4%), Lazio (10,9% e 10,5%), Campania (10,1% e 9,7%), seguono Veneto (8,3% e 8,4%) e Sicilia (7,8% in confezioni e fatturato). Chiude anche per estensione di popolazione e territoriale la Valle d’Aosta (0,3%, 0,3%).
Andamento delle materie prime
Anche i singoli ingredienti “fluttuano” in maniera più o meno parallela all’andamento di mercato, specie i prodotti stagionali per il trattamento di forme influenzali e parainfluenzali. Facendo una classifica delle materie prime, il primato è occupato dai fermenti lattici presenti principalmente nei probiotici che registrano nei primi due mesi del 2024, 528,8 Mio€ (MAT Valori e un Trend MAT di +4,0%) ma in contrazione (-4,4%) sullo YTD di Febbraio 2024. Lo “status” per altri ingredienti, quali Sali Minerali e in essi Magnesio, Ferro, Vitamina C, fanno registrare risultati positivi sul MAT e sullo YTD rispetto al periodo dell’anno precedente, a fronte invece di una contrazione dei Tonici, comprendenti ad esempio Magnesio, Vitamina B1, Carnitina, Vitamina E, Creatina, pari a -3,6% a totale mercato e alle Vitamine, gruppo B12, B3, D, B6 e B%, che registrano un decremento del -3,5% a totale mercato.
Previsioni di chiusura al 2024
Il mercato potrebbe tenere. A fronte delle variabili più impattanti che possono influenzarne l’andamento, si stima che la stagione Influenzale si cui è previsto un rientro “alla normalità”, in linea con lo storico, a fronte dell’evoluzione di Covid allo stato endemico, con conseguente recupero delle difese immunitarie e il potenziamento/diffusione delle campagne di vaccinazione. “Emergenza” Clima, in relazione a questo aspetto, il 2023 potrebbe essere considerato un buon bechmark sebbene sia difficile prevedere condizioni climatiche instabili ed estreme, quindi anche l’andamento dei mercati stagionali. Ultimo elemento di volubilità, il rallentamento dell’inflazione in Italia del 2.4%-6% e del 3,2%-5,8% nell’Eurozona, secindo i dati di Banca d’Italia, OECD). I prezzi saranno meno alti rispetto al ‘23, tuttavia dovranno fare i conti con alcuni fattori: il mantenimento di politica monetaria restrittiva, salari non allineati, un potere di acquisto simile, l’instabilità del conflitto Israelo-Palestinese.