Un nuovo passo avanti verso l’Unione Europea della salute è stato segnato con l’approvazione a larga maggioranza (542 favorevoli, 43 contrari e 9 astensioni) da parte del Parlamento Europeo, lo scorso 4 ottobre, dell’accordo raggiunto con il Consiglio sulla proroga del mandato del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC). L’Unione europea rafforza così la propria capacità di prevenire e controllare l’insorgenza di malattie trasmissibili e affrontare le minacce sanitarie transfrontaliere. L’ultimo passaggio dell’iter prevede ora l’approvazione formale dei testi degli accordi da parte del Consiglio e la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

Il mandato allargato dell’ECDC vedrà la collaborazione dell’ente con la Commissione europea, le autorità nazionali, gli organi dell’UE e le organizzazioni internazionali per garantire la coerenza e l’integrazione di tutte le misure adottate. Un altro obiettivo è coordinare la standardizzazione delle procedure di raccolta, convalida, analisi e diffusione dei dati a livello dell’UE, indispensabile per poter generare dati tempestivi e comparabili. L’ECDC sarà inoltre responsabile del monitoraggio della capacità dei sistemi sanitari nazionali di individuare, prevenire e rispondere ai focolai di malattie trasmissibili, nonché di individuare le lacune e formulare raccomandazioni basate su dati scientifici per migliorare questi processi.

L’ECDC formulerà raccomandazioni per rafforzare la capacità dei sistemi sanitari e avrà un ruolo nello sviluppo di indicatori sanitari che aiuteranno a gestire e a rispondere alle minacce poste dalle malattie trasmissibili nonché ai relativi problemi di salute pubblica. Il Centro verrà attrezzato meglio per fornire competenze scientifiche solide e indipendenti e sostenere azioni di prevenzione, preparazione e risposta alle minacce per la salute a carattere transfrontaliero”, ha dichiarato la relatrice, Joanna Kopcińska.

Il Parlamento europeo si è espresso anche su un secondo accordo, mirato a rendere disponibili una serie di misure per prevenire più efficacemente le minacce sanitarie transfrontaliere gravi a livello europeo. In questo caso, la votazione ha visto 544 voti favorevoli, 50 contrari e 10 astensioni. 

Questa normativa risponde chiaramente al 74% dei cittadini europei che desiderano un maggiore coinvolgimento dell’Europa nella gestione delle crisi. L’Unione europea della salute si sta costruendo passo dopo passo. Porteremo avanti questo progetto nell’ambito delle discussioni su una futura convenzione sulla revisione dei trattati dell’Unione”, ha dichiarato la relatrice, Véronique Trillet-Lenoir.

Obiettivo è, in questo caso, migliorare la pianificazione delle azioni di prevenzione, preparazione e risposta ai pericoli in campo sanitario, sia a livello UE che nazionale. Una volta a regime, la Commissione dovrebbe così essere in grado di dichiarare formalmente un’emergenza di sanità pubblica a livello dell’Unione. Anche la cooperazione all’interno tra i vari stati membri ne dovrebbe uscire migliorata, rendendo così possibile lo sviluppo e la costituzione tempestivi di una riserva di contromisure mediche. L’accordo approvato dal Parlamento include anche chiarimenti sulle procedure per l’acquisto congiunto di medicinali e dispositivi medici, con possibilità di limitare le attività parallele di acquisto e negoziazione da parte dei paesi partecipanti nel caso di prodotti acquistati congiuntamente a livello dell’UE.